Berlusconi al contrattacco con Renzi e governo

Il giorno dopo il vertice di Arcore con Matteo Salvini e Giorgia Meloni, Silvio Berlusconi si riprende la scena pubblica e l’occasione è fornita dalla presentazione del libro di Bruno Vespa, ‘Donne d’Italia’. Un dibattito in cui svela qualche retroscena del summit con gli alleati: ‘Abbiamo parlato della squadra di governo. 12 persone provenienti dal mondo dell’imprenditoria, della cultura, della società, e 8 ministri di cui 3 della Lega, 3 di Forza Italia e 2 di FdI’. Un ragionamento fondato su sondaggi che vedono il centrodestra unito in testa da qualche settimana. Berlusconi afferma: ‘Fi è al 12,5% e con gli altri partiti il centrodestra è al 32,50%. Siamo, dunque, a due punti, due punti e mezzo sopra il Pd’. L’attenzione resta anche puntata sulla selezione dei candidati per le Amministrative. Un processo che per ragioni tattiche entrerà nel vivo quando sarà definita la mappa degli uomini scelti da Matteo Renzi. La scelta la faremo nei primi due mesi dell’anno a venire, dice l’ex Cavaliere: ‘A Milano ho in programma un incontro con Stefano Parisi’. Berlusconi comunque ribadisce di voler insistere con Paolo Del Debbio. Per Torino riprende quota il nome di Osvaldo Napoli mentre per Roma Giorgia Meloni per la prima volta non esclude di poter scendere in campo. L’ ex premier parla anche dell’eventuale discesa in campo di Diego Della Valle. Ben venga, afferma, se servisse a fare le scarpe al Pd. Una mossa che, però, sembra più destinata a mettere i bastoni tra le ruote dell’ambizione di Salvini che a una strategia politica. Per le prossime amministrative si è, comunque, ribadito che ci sarà una manifestazione comune il 6 febbraio a Roma, già annunciata dopo un precedente incontro a tre. ‘Noi abbiamo stabilito di approfondire ancora la nostra ricerca sul migliore candidato possibile in ogni città e ci siamo dati l’impegno di non anticipare chi ha più chance. Questa è una scelta che faremo all’inizio dell’anno. ‘Ritorno in campo’, dice il Berlusca, ‘per quello che posso fare nella comunicazione e per tenere insieme il centrodestra. Potrò prendere una decisione definitiva solo quando la Corte di Strasburgo, come è sicuro che sia, darà la sua sentenza definitiva, riabilitandomi in pieno. Renzi piazza i suoi uomini dovunque mentre noi lasciavamo sempre una percentuale di nomine alle opposizioni. Sta cambiando il sistema per diventare il dominus assoluto. Se io fossi il presidente della Repubblica scioglierei il Parlamento perché questo governo è illegittimo. Inoltre, è molto grave che la Consulta non abbia al suo interno nemmeno un giudice del centrodestra’. Così come gli azzurri hanno deciso di non partecipare al voto sulla Consulta dopo che il Pd ha optato per stringere un accordo con il M5s per una nuova terna da cui è stato fatto fuori Francesco Paolo Sisto. Colpa di Brunetta che in mattinata a Montecitorio ha irritato il premier, fanno trapelare fonti dem. Anche oggi l’ex ministro sarebbe finito nel mirino dei suoi, accusato di aver gestito malissimo la pratica lasciando il partito con un pugno di mosche in mano. Berlusconi liquida, poi, come balzana l’idea di affidare la vigilanza e il controllo sui prodotti finanziari a un arbitro. E ribadisce la necessità che vengano risarciti tutti i cittadini che hanno perso i loro soldi. Inoltre si deve sapere, viene sottolineato, se ci sono delle vicinanze non accettabili tra quegli istituti bancari e chi fa politica. Si devono pubblicare i nomi di chi ha avuto soldi e non li ha restituiti provocando il dissesto delle banche. Infine sulla mozione di sfiducia il centrodestra ne presenta una contro il governo, mentre su quella contro Maria Elena Boschi voluta dai grillini per coerenza si asterrà o uscirà dall’aula.

Cocis

 

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