Silvio Berlusconi scende in campo e si getta nel vivo della polemica sul caso Mamma-Meloni. “Io stimo moltissimo la Meloni, ma una mamma non può dedicarsi a un lavoro che la impegna per 14 ore al giorno”, ha detto l’ex Presidente del consiglio a Radio Raiuno, ricordando come lui stesso abbia fatto della Meloni un ministro. La realtà va però contro Berlusconi. Due esempi possono essere portati, quello della Prestigiacomo e della ministra Lorenzin, che dimostrano come si può conciliare lavoro e maternità. Ma si potrebbe riportare come esempio anche quello delle migliaia di lavoratrici-mamme che ogni giorno coniugano il mondo lavorativo e quello familiare.
Berlusconi ha poi ricordato che il 12 febbraio scorso lui, Salvini e Meloni hanno ringraziato Bertolaso per aver accettato la candidatura a Roma. “Non so se qualcuno ha cambiato idea ma in politica, così come nella vita, la parola va rispettata”, ha aggiunto il leader di Fi, assicurando che quelli a carico di Bertolaso sono una sciocchezza, solo due processi politici. Lui stesso ne ha avuti 67.
Le parole di Bertolaso hanno comunque suscitato un bel vespaio. Il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha risposto duramente all’ex capo della Protezione civile: ”Questo Paese non è per le donne. Ciò che sta accadendo in questi giorni è incredibile, rivela una misoginia di fondo”. L’invito a scusarsi è arrivato anche da un altro esponente della destra, Francesco Storace: “Spero che Bertolaso riesca almeno a trovare le parole per scusarsi con le donne”. Sulla questione è intervenuto anche il presidente del Consiglio Matteo Renzi: “Certo che una mamma può fare il sindaco! Io, poi, mi auguro che il sindaco di Roma lo faccia Giachetti”.
Stamattina comunque Bertolaso è intervenuto alla trasmissione di Radio1 ‘Radio Anch’io’ in merito alla possibilità di un ticket con Giorgia Meloni. Il candidato sindaco di Roma si è dichiarato disposto a dare una mano a Giorgia Meloni durante la campagna elettorale. Ma il resto spetta solo alla leader di Fdi. Bertolaso si è poi scagliato contro Berlusconi, contraddicendolo: “In ufficio non bisogna starci 14 ore al giorno ma 20”. Ma non comodamente seduti, ha specificato, quanto per strada, sugli autobus, sulle metropolitane, sui treni, tra i cassonetti per cacciare i topi o tra i campi rom. “Io ho semplicemente voluto sottolineare che una donna che sta vivendo il momento della gravidanza debba in qualche modo essere tutelata, protetta, coccolata, non sbattuta dalla mattina alla sera a fare comizi e convegni”.