Intervista verità quella rilasciata da Silvio Berlusconi al Gr Parlamento. Unione dei moderati, crisi, critiche al governo tecnico, gli argomenti scelti dal Cavaliere. In particolare Berlusconi sembra avercela con Monti “che non gli ha fatto nemmeno una telefonata”. “Mi vedo costretto, ha sottolineato l’ex premier, ad essere io il federatore dei moderati”.
Poi sottolinea le tante ‘imperfezioni’ del governo Monti. “I tecnici si sono accucciati di fronte alle richieste della Ue, soprattutto dell’Unione Europea ‘tedesca’e del nord Europa, che portano soltanto alla recessione. Non è solo un mio giudizio, ma anche di premi Nobel”. “La legge elettorale” attuale “può essere imperfetta ma non mi sembra una grande perdita”.
Crisi. “Una delle possibili soluzioni alla crisi è che la Bce diventi la vera banca centrale, garantendo il debito pubblico, per far si che gli interessi dei Paesi mediterranei siano gli stessi della Germania”, ha continuato il Cavaliere ai microfoni di Gr Parlamento. “Si tratta, ha ribadito Berlusconi, di una situazione che èdisastrosa per l’euro e per l’Ue: i singoli Paesi, stremati dalla differenza dei costi d’interesse di una moneta che e’ la stessa, arrivano a essere costretti loro a tornare alla moneta nazionale e a uscire dall’euro”. “Lo spread è indipendente dai governi e dipende da altri fattori. Gli italiani devono capire qualche imbroglio è stato montato dall’ opposizione e dalla grande stampa per far chiudere un governo eletto democraticamente”, ha concluso Berlusconi.
Costi politica. “Tutti e cinque i punti del Contratto con gli italiani del 2001 sono stati raggiunti”, ha commentato il Cavaliere. “Ora il primissimo punto di un nuovo contratto sarebbe ridurre assolutamente i costi della politica – prosegue Berlusconi -e aggiungere norme che non consentano piu’ lo scempio di soldi pubblici usati per propri interessi”.