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L’appuntamento è per domani. Domani la giunta per le immunità del Senato farà a sapere a Berlusconi la data dell’avvio della fase istruttoria relativa alla sua decadenza dal mandato di parlamentare. Da quel giorno il Cav e i suoi legali per 20 giorni potranno decidere la linea difensiva da adottare. Il 9 settembre, sarà il giorno del relatore Antonio Augello (Pdl), che dovrà presentare le sue proposte in merito all’incandidabilità di Berlusconi alla giunta che si riunirà per l’occasione. La giunta per le immunità, ha insomma proceduto “con l’immediatezza che gli veniva richiesta dalla legge Severino, senza perdere – sottolinea con forza il presidente Dario Stefano (Sel) – neanche un giorno di tempo”.
Durante la seduta notturna , si è conclusa la discussione generale che si era aperta con il via alla procedura dell’ineleggibilità di Berlusconi. “Ogni singolo intervento, ha aggiunto Stefano, va comunque affrontato anche la questione della decadenza dal mandato di parlamentare prevista per Berlusconi dalla legge Severino in seguito alla sua condanna a quattro anni di carcere per frode fiscale nella vicenda Mediaset”. “Il clima, continua ancora Stefano, che in questi giorni ha svolto una significativa opera di mediazione tra le varie ‘anime’ della giunta, “è stato costruttivo e sereno” e si è affrontato subito il merito “senza dilungarsi in polemiche o strumentalizzazioni varie”.
Erano 5 gli interventi previsti, 20 minuti concessi ad ognuno. Ma, come spiega Vito Crimi (M5S) nella sua ‘diretta’ su Facebook due deputati del Pd, ha ridotto il proprio intervento ad una manciata di minuti, contribuendo così ad accelerare i tempi. Nelle quasi due ore di seduta l’unico accenno “minimamente polemico” ha riguardato proprio il ricorso al social network da parte dei senatori grillini per descrivere, minuto per minuto, la riunione. Stefano si è riservato di approfondire la questione e di valutarla insieme al presidente del Senato Pietro Grasso.
