La notizia del matrimonio tra Silvio Berlusconi e Marta Fascina è stata ufficialmente smentita, ma, stando a quanto anticipato sarebbero in corso i preparativi per un party blindato che sancisca l’unione tra i due, ribattezzato “nozze non nozze“. La location e la data sarebbero già state individuate.
“NOZZE NON NOZZE” TRA BERLUSCONI E MARTA FASCINA: LA DATA
La data scelta per le “nozze non nozze” di Silvio Berlusconi e Marta Fascina sarebbe quella del 19 marzo 2022, cioè la “Festa del Papà”.
Si tratterà, stando alle indiscrezioni, di un party all’americana ‘blindato’. Gli inviti sarebbero stati fatti tutti al telefono o di persona. Tra gli ospiti ci saranno solo i famigliari più stretti e gli amici più cari. A fine febbraio, lo stesso Silvio Berlusconi smentì con una nota l’organizzazione di un matrimonio con Marta Fascina, precisando che era in programma “un appuntamento che coinvolgerà i miei figli e gli amici a me cari”, organizzato per celebrare “un legame così profondo e così importante“.
Nella stessa nota, il leader di Forza Italia aveva anche detto: “Il rapporto di amore, di stima e di rispetto che mi lega alla signora Marta Fascina è così profondo e solido che non c’è alcun bisogno di formalizzarlo con un matrimonio”.
Per Marta Fascina, stando a quanto riportato dall’agenzia di stampa, sarebbe pronto un anello solitario. Nessuna anticipazione, invece, sul modello e colore del vestito che la stessa parlamentare forzista di Portici si sarebbe fatta cucire per l’occasione.
“NOZZE NON NOZZE” TRA BERLUSCONI E MARTA FASCINA: LA LOCATION
Per le “nozze non nozze” di Silvio Berlusconi e Marta Fascina, fino ad alcuni giorni fa, era considerata in pole position come location la storica residenza di Arcore dell’ex presidente del Consiglio; ora, però, ha rivelato l”Adnkronos’, appare favorita invece Villa Gernetto, a Gerno, frazione di Lesmo, in Lombardia, già scelta come sede della Universitas di Silvio Berlusconi.
Conosciuta coi nomi di Villa Mellerio o Villa Somaglia, Villa Gernetto fu acquistata 15 anni fa proprio per farne la sede dell’allora “Università delle Libertà”, progetto rilanciato, con alcune modifiche, nelle ultime settimane.
Villa Gernetto fu eretta nella seconda metà del Settecento da Simone Cantoni e fu ampliata prima da Gianbattista Mellerio e poi dall’architetto Gian Luca della Somaglia, che realizzò il cortile, la cappella interna dedicata a San Carlo e il ponte nel parco e al quale si deve anche la sistemazione del giardino terrazzato rivolto verso il paese.
La villa fu tra le più celebrate dell’inizio dell’Ottocento e tra le più ambite per i fastosi ricevimenti che era solito organizzare il conte Giacomo Mellerio, vicepresidente del Governo del Lombardo-Veneto nel 1816. Si ritiene che, all’epoca, Villa Gernetto fosse particolarmente ricca per quanto riguarda l’arredamento e le decorazioni degli spazi interni, come testimonia la presenza in quel periodo, nella cappella privata, di due bassorilievi funebri scolpiti di Canova e di altre opere scultoree realizzate da Fabris.
Villa Gernetto è grande 24mila metri quadrati e dispone di 60 camere da letto, una sala cinema da 80 posti. I suoi parquet sono stati realizzati dagli artigiani della Brianza. La villa fu messa in vendita nel 2019 da Fininvest ma poi non è più stata ceduta ed è stata utilizzata per convegni e come sede dei ritiri del Monza calcio.