Berlusconi: “Esponente Pd al Colle? Sì, ma solo in caso di larghe intese”

Sì ad esponente del Pd al Colle, ma solo “in caso di larghe intese”. E’ quanto dichiara l’ex premier Silvio Berlusconi, in un’intervista a ‘Repubblica’. Il Cavaliere ha smentito le indiscrezioni di questi giorni, secondo cui ci sarebbero in campo siano ipotesi di amnistia o di salvacondotto: “Di amnistia è la prima volta che ne sento parlare. È un’ipotesi di cui non ho mai discusso con nessuno. All’amnistia non ci penso, credo non ci pensi nessuno” e nemmeno a un salvacondotto: “Io, ormai, a questi patti non credo più. Il mio giudice a Berlino é la Corte di Cassazione, che mi ha sempre assolto”.

In merito invece all’ipotesi di un democratico come successore di Napolitano, ha affermato: “siamo sicuramente pronti a discuterne, ma quando abbiamo parlato con il segretario – lo devo precisare – non è stato fatto alcun nome” ha dichiarato Berlusconi, aggiungendo che “non hanno ufficializzato alcun nome. Ci hanno detto che ci presenteranno una rosa, quando lo faranno allora decideremo”. Ma “se concordiamo una strada per il Quirinale, anche sull’altro lato dobbiamo trovare un raccordo in un esecutivo di larghe intese, con ministri scelti insieme. Altrimenti niente. Un governo ballerino, sostenuto da qualche gruppetto non avrebbe la forza di assumere i provvedimenti di cui il Paese ha bisogno per salvare l’economia e per trattare in Europa”. Se invece “si va appresso ai grillini…povero Paese”. Per Berlusconi il fatto che il MoVimento Cinque Stelle abbia preso il 25% dei voti è “sconfortante, hanno votato un ex comico senza conoscere nessuno di quelli che hanno portato in Parlamento”.

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