Silvio Berlusconi torna in tv per rilanciare la sua ‘figura’ politica in vista delle elezioni europee ed è un fiume in piena. Ma questa volta l’ex presidente del consiglio sembra che abbia un pò esagerato. Al di là della retorica propagandistica per far recuperare voti a Forza Italia, il Cav ha usato parole dure e poco giuste nei confronti di tutti quegli italiani che hanno votato per il M5S. “Italiani, siete tutti fuori di testa. Come si fa a ragionare così? Svegliatevi, siete una vergogna!”, tuona nel corso della trasmissione “Stasera Italia” su Rete 4. Criticare gli avversari è giustissimo ma coloro che li hanno votati un pò meno. Il Cav ,assieme al variopinto mondo del centro sinistra, che si sono alternati al governo negli ultimi venti anni, avrebbe dovuto capire e chiedersi il perché gli italiani non hanno avuto più fiducia in quel sistema politico. Il M5S pecca di inesperienza e forse deve ancora diventare maggiorenne per governare il Paese. Certo. Ma è stata la ‘vecchia politica’, in modo quasi gratuito, a consegnare le chiavi della gestione dell’Italia a quelli che erano noti come ‘grillini’. Hanno sbagliato e sono stati bocciati nelle urne. Rimediare ora diventa più difficile per tutti visto che in ballo, per i vecchi partiti, c’è solo la propria sopravvivenza ‘politica’.
Da Barbara Palombelli, Silvio Berlusconi, senza contraddittorio, fa un comizio che solo lui riesce a mettere in scena. Su questo è bravissimo. L’oggetto del suo show, e non potrebbe essere altrimenti, resta solo il M5S. E qualche sua critica all’azione di governo sembra essere giusta e non solo finalizzata a strappare voti in vista delle elezioni europee di fine maggio. E così concorda con il giudizio del liberale belga Guy Verofhstadt dato ieri all’Europarlamento al presidente del consiglio italiano. “Verhofstadt, con cui non mi sono trovato d’accordo tante volte, ha dichiarato quello che pensano gli uomini di governo di tutta l’Europa. Io non avrei mai parlato in un’aula così vuota, io l’ho sempre avuta piena e ho avuto il coraggio di rispondere e mettere il veto dell’Italia quando ritenevo fosse giusto, ma di cose giuste questo governo non ne ha fatte e oggi siamo isolati in Europa e disprezzati da tutti i governi europei”. Sì “Conte é un burattino dei due viceministri”, anche se é “una brava persona, sa baciare bene la mano alle signore, veste bene, fa bene finta di essere lui a capo del governo”, ma finisce qui. Mentre Di Miao ha “un solo talento, sorridere e dire bugie in tv. E’ inclassificabile”.
Poi passa ad esaminare agli aspetti economici del governo gialloverde e lancia l’allarme sulla patrimoniale. “Ora si parla da più parti di una correzione della manovra, la cosa più semplice che i grillini hanno in testa è una imposta del 10-12% sul patrimonio di tutti gli italiani”. E aggiunge: “La ricetta che bisognerebbe realizzare per uscire da questa disgraziata situazione è nel mio programma per le europee: i due partiti che governano hanno programmi in contrasto”. Boccia il reddito di cittadinanza che rappresenta “una promessa che non manterranno mai”. “Questo perché per loro il reddito di cittadinanza è stato un modo per comprare molti cittadini italiani. I soldi a disposizione sono pochi, le famiglie che potranno percepire di questo reddito sono meno di un milione e il modo in cui vogliono darlo – aggiunge – con l’impegno di queste persone che lo prendono a non avere un altro lavoro, a non avere una casa, a non dire no a tre offerte di lavoro, sono dei metodi assolutamente fuori dalla realtà. La povertà si deve combattere con lo sviluppo, creando nuovi posti di lavoro”.
Berlusconi, poi, boccia l’idea del governo di non realizzare la Tav. “Se non la facciamo noi, la farà qualcun altro, e per noi sarà un danno rilevante”. In merito all’analisi costi-benefici “il documento che hanno fatto leggere prima ai francesi che a noi è farlocco, è per dare un alibi ai 5 Stelle che non vogliono la Tav e le grandi opere. I numeri circolati sono tutti fasulli, la Tav si deve fare”. Il leader di Forza Italia, ricorda, infine, un aneddoto su Pierluigi Bersani, dopo che questi gli ha consigliato di convincere “questa destra regressiva a essere più liberale”. “Ricordo che quando mi hanno lanciato quel blocco di marmo in faccia e fui ricoverato al San Raffaele, l’unico della sinistra che ritenne di dovermi venire a trovare fu lui e restò con la mia mano nella sua mano per mezz’ora. Gli sarò sempre grato”.