Silvio Berlusconi individua nel Movimento 5 stelle l’avversario da battere alle prossime elezioni politiche. Nei videomessaggi inviati a iniziative di Forza Italia a Grosseto e Benevento, ed a Fratelli’d’Italia, in congresso a Trieste, l’ex premier afferma che ‘le ricette’ di M5s devasterebbero la nostra economia, massacrerebbero in particolare il ceto medio sotto i colpi di una tassazione insostenibile.
‘Loro distruggerebbero l’Italia, il ceto medio in particolare, con un’ondata di nuove tasse, dalla patrimoniale alle tasse sulla casa e ad un’imposta di successione fino al 45%’, dice Berlusconi, parlando dei 5Stelle, in un videomessaggio inviato a una convention di Forza Italia a Benevento: ‘Noi abbiamo l’esperienza della consuetudine con i grandi della terra, loro non hanno amministrato neppure un condominio. Dobbiamo parlare agli scettici, ai delusi e a tutti coloro che, con ottime ragioni, non credono più nella politica. Dobbiamo convincerli a tornare a credere nel futuro nella nostra rivoluzione liberale, in un centrodestra vincente perché unito, perché concreto, perché basato sui nostri valori’.
Rincara la dose in un altro videomessaggio inviato a Fratelli d’Italia, a Trieste per il congresso del partito: ‘Questa che stiamo per affrontare è una sfida diversa dal passato. Non più contro la sinistra, che si è messa fuori gioco da sola, ma contro un pericolo ancora più grave, il ribellismo, il pauperismo, il giustizialismo dei grillini. Noi rappresentiamo la concretezza, la serietà, l’etica del fare, la responsabilità dei risultati. Non siamo professionisti della politica, ma donne e uomini che hanno dimostrato nella vita di saper realizzare obbiettivi concreti. Loro invece sono i veri professionisti della politica, perché non hanno mai fatto altro nella vita, vivono di questo, applicano alla lettera le pericolose teorie di un vecchio comico e di un professionista della comunicazione, che nessuno ha eletto, che nessuno ha votato, che non rispondono a nessuno delle loro azioni. Noi abbiamo un programma che farà ripartire l’Italia partendo da un taglio generalizzato delle tasse, dalla flat tax fissata ad un’aliquota conveniente per tutti, dall’abolizione delle tasse sulla prima casa, sulla prima auto, sulle donazioni e le successioni’.
Cocis