Non mi spaventa un’eventuale sfida in tv con Berlusconi o Monti, anzi sono il primo a chiederlo. A dichiararlo, Silvio Berlusconi intervistato a Radio Anch’io.” “Se fatto con le regole giuste, ha continuato l’ex premier, credo sia una cosa molto positiva per far capire cosa vuole ciascuno di questi contendenti. Spero di poterne fare più di uno. Non ho nessuna difficoltà. Sono assolutamente a disposizione”.
E sulla possibilità di una candidatura dell’attuale presidente del Consiglio ha ribadito: “Rimarrei sorpreso se ci fosse una partecipazione diretta di Monti alla campagna elettorale. Sono d’accordo con quanto detto da D’Alema, e forse è l’unica volta”. “Credo, ha precisato il Cavaliere, che a Monti non interessi restare un deus’ ex machina’ un piccolo protagonista della politica, insieme ad altri piccoli protagonisti”, conclude.
Resta invece quasi indifferente allo spostamento della data del voto al 24 febbraio: “Non mi pare un spostamento che possa essere considerato qualcosa di notevole. Va nella direzione di una migliore organizzazione delle elezioni. Inutile discutere perché è il capo dello Stato che deve decidere”, afferma Silvio Berlusconi sottolineando però, in merito allo spostamento della conferenza stampa disposto da Monti, “se l’avessi fatto io si sarebbe aperto il cielo, ne avrebbero scritto di tutti i colori. Ma non credo che sia una cosa importante”.
Poi, spara a zero sul candidato premier del centro sinistra: “Le uscite di Bersani dimostrano che é un disco rotto, perché sono 20 anni che parlano di conflitti di interessi. Ho ricordato che non c'é una sola trasmissione delle mie reti in 25 anni che sia andata contro la sinistra mentre nella tv pubblica” è il contrario, afferma Berlusconi.
“Sono stato a lungo assente dalla comunicazione e questo purtroppo ha causato la nostra discesa nei sondaggi. Ne ha approfittato la sinistra che con la scusa delle primarie ha occupato tutte le reti televisive, una vera e propria alluvione di tre ore al giorno”, afferma Berlusconi. “Una serie di trasmissioni con 5 candidati che spuntavano dappertutto – aggiunge – Dopo questa scorpacciata tutti gli uomini della sinistra hanno strepitato perché anche io apparivo in tv”.
L’annuncio di scendere in campo da parte del pm Antonio Ingroia, sottolinea infine il Cavaliere, “é del tutto ininfluente” perché “fa politica da molto tempo come magistrato ed ora farà politica da politico. Forse è un chiarimento”. “Lascerà tutti i suoi colleghi a Palermo – aggiunge – che utilizzeranno la giustizia come arma politica”.