“Non ho davvero intenzione di candidarmi per la sesta volta alla guida del governo ma continuerò ad essere il presidente fondatore del Popolo della libertà e lavorerò per favorire una stagione di riforme per il mio Paese”. Silvio Berlusconi, in un’intervista a ‘Komsomolskaya Pravda’ ribadisce la sua intenzione di non volersi ricandidare alla guida del Paese e di lavorare per l’ammodernamento dell’Italia. “Credo davvero –spiega il Cavaliere- nella possibilità di un cambiamento di sistema che porti l’Italia ad essere uno Stato moderno, efficiente e all’altezza delle sfide globali”. L’ex premier ricorda che le sue dimissione da presidente del consiglio, nonostante la maggioranza in Parlamento, sono state “un atto di responsabilità e di generosità verso il Paese” per varare, in accordo con l’opposizione, quelle “riforme istituzionali indispensabili per la governabilità del Paese che da soli non saremmo riusciti ad approvare”. E per raggiungere questo obiettivo, continua il suo ragionamento Berlusconi, occorreva mettere in campo “un governo di tecnici, un governo che noi sosteniamo con convinzione e lealtà”. Mario Monti, insomma, può stare tranquillo, Berlusconi non toglierà la spina al suo esecutivo perché “adesso lavoriamo con l’opposizione per cercare di varare le riforme che, lo ripeto, sono indispensabili per modernizzare il Paese e renderlo governabile”. Fa un accenno alle sue vicende giudiziarie, soprattutto gli scandali a ‘luce rossa’, definendoli “calunnie sulle quali si è costruita una operazione di diffamazione anche a livello internazionale”.
Dall’Italia alla Russia, l’ex premier loda il suo amico Putin. “Vladimir è l’uomo giusto per guidare la Russia ha dato molte prove di concretezza, di equilibrio e di maturità politica”. Per il cavaliere Putin è l’unico leader russo “consapevole del grande ruolo che la Russia è chiamata a svolgere sul piano internazionale”. Silvio Berlusconi ricorda il suo amore per la Russia e le sue amicizie con Gorbaciov, con Eltsin, con Putin, con Medvedev. Ma su tutti c’è il rapporto speciale che lo lega all’attuale presidente. “Certo -riconosce l’ex premier- nei confronti di Vladimir nutro un sentimento di amicizia speciale. Lui è un uomo straordinario, semplice e umile, una persona di grande umanità, di grande sensibilità e di forti sentimenti primo tra tutti quello dell’amicizia. Per il suo Paese ha svolto e svolgerà ancora un ruolo determinante”.