Ancora una volta leader, ancora una volta Silvio Berlusconi alla guida della coalizione di centrodestra. Neppure la magistratura lo ha piegato. Il Cavaliere torna più forte che mai e intervistato dal Tg1 annuncia un imminente rinnovo del Pdl, che tornerà ad essere Forza Italia, ed una sua nuova discesa in campo come, e c’era da aspettarselo, n°1. “Il Pdl resterà come coalizione dei partiti di centrodestra: Forza Italia ne farà parte e temo che sarò ancora chiamato ad essere il ‘numero 1’”, ha dichiarato Berlusconi, confermando poi che “il sostegno nostro e di tutto il movimento al Governo è pieno, convinto e leale. Le critiche di qualche esponente devono essere intese solo come uno stimolo a fare di più”.
In merito poi alle vicende giudiziarie che lo hanno coinvolto di recente come il caso Ruby, la compravendita di senatori, il Lodo Mondadori, il Cav resta convinto della persecuzione giudiziaria messa in atto contro di lui: “Si cerca di portare a conclusione la guerra dei vent’anni contro Berlusconi cercando di colpirlo nel suo patrimonio, nell’immagine, nei diritti politici e ora anche nella libertà”. “Si parla di concussione è non c’é il concusso, di induzione e non c’é indotto”, ha sottolineato Berlusconi.
Poi ricorda il caso a Mondadori. “Praticamente fui costretto a vendere giornali, riviste e perfino una cartiera”, ha spiegato il Cav. “Noi siamo stati penalizzati e poi costretti a pagare 565 milioni a fronte di un valore delle azioni Mondadori di 100 milioni. Cinque volte e mezzo il valore complessivo del gruppo De Benedetti che infatti si alzò da quel tavolo molto soddisfatto, come testimonia una intervista dell’epoca”.