Berlusconi non si dimette: “Voglio vedere in faccia chi mi tradisce”

La smentita arriva dal Presidente del Consiglio stesso: “Le voci di mie dimissioni sono destituite di fondamento e non capisco come siano circolate”. Lo ha detto il premier Silvo Berlusconi parlando con i suoi.Ferrara però conferma le sue dichiarazioni: “Berlusconi si presenta alle Camere, chiede la fiducia per varare la legge di stabilità e il maxiemendamento, annuncia che si dimetterà un minuto dopo e che chiede le elezioni a gennaio. Di questo si discute”,  ha affermato Ferrara, sul Foglio on line.

“Ho raccolto e riproposto voci note su un’imminente passo di Berlusconi per sottrarre il paese e se stesso a un’incertezza radicale, a un’agonia politica senza capo né coda. La dichiarazione di Gianni Letta sulle misure economiche che restano, secondo il principio di continuità amministrativa, anche quando il governo cambia, mi sembra molto più autorevole della mia, e molto indicativa di ciò di cui si discute”, prosegue Ferrara nel sul intervento ‘La via d’uscità che sigla con il tradizionale elefantino. “La via d’uscita c’é. Invece di prolungare l’agonia, Berlusconi si presenta alle Camere, chiede la fiducia per varare la legge di stabilità e il maxiemendamento, annuncia che si dimetterà un minuto dopo e che chiede le elezioni a gennaio. Di questo si discute”, prosegue. “La piattaforma è la seguente. Il direttorio franco-tedesco ha in parte scaricato la crisi greca, che gravava sul sistema euro anche e soprattutto con i titoli insolventi, sul debito sovrano italiano puntualmente onorato e perfettamente sostenibile con un avanzo primario da primi della classe. La Bce deve diventare prestatore di ultima istanza, altrimenti l’euro sarà l’unica moneta del mondo incapace di difendere se stessa e i debiti espressi in euro”, si legge ancora. “L’Italia ha i fondamentali solidi e può farcela con la cura delle riforme di struttura – conclude – Ma il sistema politico è bloccato da regole che non permettono di governare. Un premier che non può imporre la sua linea e la linea del governo al ministro dell’Economia, o cambiarlo, non è un premier. Ogni soluzione diversa dalle elezioni è un pasticcio che indebolisce il paese e tradisce la grande riforma del maggioritario e del bipolarismo. La coalizione di Pdl e Lega non é disponibile a questi giochi”.

Berlusconi prossimo alle dimissioni:Secondo alcune fonti, Berlusconi sarebbe pronto a rassegnare le dimissioni. Al momento è a Milano, anche per parlare con i figli e Fedele Confalonieri dell’ipotesi di dimettersi. Cosa che potrebbe avvenire tra stasera e domani.   Il Cavaliere dovrebbe tornare a Roma in serata. Già durante il nuovo drammatico vertice di questa notte a Palazzo Grazioli con Gianni Letta e Angelino Alfano, si è discusso a lungo sulla opportunità di affrontare il voto della Camera, con il rischio di veder certificata la dissoluzione della maggioranza visti i numeri ridotti e le defezioni in aumento, o di anticipare i tempi e salire al Quirinale oppure di chiedere al Parlamento di approvare le misure anticrisi promettendo però che una volta varato il pacchetto il premier salirà al Quirinale per dimettersi. Il pressing del Pdl per un passo indietro si fa in queste ore sempre più forte. “Che Berlusconi stia per cedere il passo ormai è una cosa acclarata.

Ferrara sul Foglio on- line: Berlusconi si dimetterà, è questione di ore: Le voci si susseguono su più fronti. Il primo a lanciare la notizia, Giuliano Ferrara, che sull’edizione on line del Foglio, scrive: “Si tratta di ore, qualcuno dice perfino di minuti”. Franco Bechis, invece, vicedirettore di Libero, su Twitter scrive: “Ora ho notizie dirette. Berlusconi si dimette”. La notizia di possibili dimissioni del premier, anche dopo il crollo della borsa e la nuova impennata dello spread Btp-Bund a 488, è cominciata a circolare con insistenza nei palazzi della politica e nei mercati, che hanno reagito con una netta invesione di tendenza: lo spread è crollato a 471 punti base da 490, il rendimento del Btp decennale è passato dal 6,66% al 6,53%, l’indice della Borsa di Milano è schizzato a +2,3%, facendo di Piazza Affari la piazza superstar in Europa. Il Cavaliere potrebbe incontrare oggi a Milano anche il leader della Lega Umberto Bossi in un colloquio forse decisivo per le sorti del governo.

Letta: Restano gli impegni:”Nel passaggio da un governo all’altro – non è che lo stia auspicando – gli impegni assunti non cambiano, continuano: si chiama principio della continuità amministrativa”: lo ha detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta, a margine di una conferenza stampa.
“‘Il patto sottoscritto oggi (tra Regioni, Governo e Ue, ndr) resiste ad ogni evento ammesso che eventi di quel tipo ci siano”, ha proseguito il sottosegretario Gianni Letta, rispondendo ad una domanda.

Cicchitto: non disperazione, ma difficoltà- “Nel Pdl non c’é nessun clima da sciogliete le righe o di disperazione politica, ma ci si misura a viso aperto con le difficoltà politiche esistenti. In ogni caso dopo il voto sul rendiconto il presidente Berlusconi e il Pdl si ripromettono di sviluppare una iniziativa politica in più direzioni”. E’ quanto afferma il capogruppo del Pdl Fabrizio Cicchitto. “Leggiamo sui giornali – sottolinea l’esponente della maggioranza – ricostruzioni del tutto fantasiose sia per quello che riguarda i temi politici, sia per quello che riguarda le cifre in Parlamento, sia per quello che avrebbero detto in questi giorni il presidente Berlusconi e i vari esponenti del Pdl. Molte cifre apparse sui giornali sono del tutto destituite di fondamento, ma basterà aspettare un giorno per verificare il voto sul rendiconto. Il Pdl e la Lega mantengono una posizione determinante sia alla Camera che al Senato e ancora deve essere dimostrato sul campo che il governo non ha la maggioranza”. “Prendiamo atto – aggiunge Cicchitto – che questa volta i moralisti non parlano di indegno mercato come hanno fatto nel passato nei confronti del centrodestra di fronte al fatto che qualche deputato del Pdl cambia collocazione politica. Ma sappiamo bene che in Italia molti sono i moralisti a senso unico”. “Il governo continua a lavorare alla definizione del maxiemendamento”, afferma Cicchitto, in merito alle misure che dovrebbero essere presentate in Senato in occasione dell’esame della Legge di stabilità.

– Stracquadanio: “ Il mio intento è evitare elezioni anticipate:  “La mia è stata un’iniziativa politica tesa a suggerire al Presidente del Consiglio alcune idee per venire fuori da questo vicolo cieco in cui si è cacciato o l’hanno cacciato”. E’ quanto ha detto il deputato del Pdl Giorgio ospite questa mattina della trasmissione ‘Coffee Break’, su LA7. “Il mio intento è garantire il bipolarismo, la continuità con il voto ed evitare le elezioni anticipate. Rifondare il centrodestra, insomma”, ha detto Stracquadanio il quale ha ribadito il no a una maggioranza allargata a sinistra: “Portare l’allargamento fino a Di Pietro è nocivo. Intendo allargare a quanti hanno già condiviso un’esperienza di governo con Berlusconi. Casini? Sì, ma non solo lui”.

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