L’ex presidente Pd della Camera Luciano Violante torna sulla questione della cosiddetta “agibilità politica” di Berlusconi e chiarisce la sua posizione: “Se ci sono i presupposti, potrebbe essere legittimo il ricorso alla Corte costituzionale o per altre ragioni alla Corte di giustizia del Lussemburgo. Se ci fossero – ha ripetuto a Repubblica tv – i presupposti”. All’intevistatrice che gli ha chiesto se la sua è “un’apertura alle richieste di Berlusconi, Violante ha replicato: “Dipende dal modo di leggere le cose; non lo so, giudicate voi”. Dopo che diversi esponenti del partito, ieri, hanno sottolineato che la posizione di Violante non è quella del Pd, l’ex presidente della Camera ha confermato: “E’ una mia opinione personale. L’opinione che conta nel partito è quella del segretario, che io rispetto”. E ha aggiunto: “Il segretario del partito ha detto che Berlusconi ha diritto di difendersi. E se ha diritto di difendersi gli altri hanno il dovere di ascoltare le difese e di decidere dopo aver ascoltato le difese. Certamente la posizione del partito è quella del segretario”. Violante ha poi negato di sentirsi “scisso” tra il giurista e il politico. “Non sono scisso – ha detto – Io sono un dirigente del partito. Epifani è il segretario del partito. In un partito si discute e si sceglie una linea. D’altra parte, dire che se ci sono i presupposti la Giunta farà A o B vuol dire che la Giunta deciderà se ci sono i presupposti”.