Dalla nuova indagine sarebbe emerso che le mail dell’ex segretario di Stato sono state rinvenute nel pc di Anthony Weiner, deputato democratico indagato per aver scambiato messaggi sessualmente espliciti con una minorenne ed ex marito di Huma Abedin, collaboratrice storica della candidata democratica. ‘Abbiamo sentito queste indiscrezioni, non sappiamo a cosa credere’, ha commento in merito la Clinton. Ma va all’attacco lo sfidante repubblicano Donald Trump: ‘E’ Il più grande scandalo politico dal Watergate’, ha detto paragonando questo scandalo a quello che costrinse alle dimissioni il presidente repubblicano Richard Nixon nel 1974. La speranza di tutti è che alla fine possa essere fatta giustizia, ha sottolineato Trump, parlando ad un evento elettorale in Iowa: ‘L’Fbi non avrebbe mai riaperto questo caso se non ci fosse un reato enorme’. La riapertura da parte dell’Fbi dell’inchiesta sulle email di Hillary Clinton non è un Watergate anche se la decisione non sarebbe avvenuta se non ci fosse qualcosa di veramente serio, sostiene Carl Bernstein che, insieme all’altro cronista del Washington Post, Bob Woodward, fece esplodere lo scandalo che nel 1974 portò alle dimissioni del presidente Usa Richard Nixon: ‘Watergate riguardava un presidente americano criminale a capo di un’amministrazione criminale dal giorno in cui è entrato in carica fino al momento in cui lasciò. Non ci sono dubbi che le email sono sempre state la più grande minaccia alla candidatura di Hillary a presidente, che la sua condotta al riguardo è veramente indifendibile. Non sappiamo ancora cosa voglia dire la riapertura dell’inchiesta, solo che è una notizia esplosiva. Ed è impensabile che il direttore dell’Fbi abbia preso questa decisione alla leggera.
Cocis