Bersani apre a Monti, Vendola frena. Il prof: “Scelga”

Dopo l’apertura di Bersani a Monti , il professore scende in campo ed invita il leader Pd di fare delle scelte all’interno del suo polo. Intanto Vendola frena: l’alleanza con Monti non s’adda fare. Per il leader di Sel i temi del centrosinistra e quelli del professore sono inconciliabili. “Spero che Bersani non si voglia assumere la responsabilità di rompere l’alleanza del centrosinistra”.
“Non c’é alcun accordo Bersani-Monti. C’é la possibilità e il dovere di interloquire sulla riforma dello Stato, chiarisce ancora Vendola, secondo cui “nell’agenda di governo il polo conservatore sia alternativo al centrosinistra”.
Poi inveisce contro Monti: “Sui diritti civili farfuglia mentre in altri Paesi, dalla Gran Bretagna alla Francia e agli Usa, aprono con coraggio al vento pulito dei diritti di libertà”, sottolinea ancora il leader di Sel per il quale il professore apparterrebbe ad “un accrocco di liberisti e bigotti”. Vendola ribadisce inoltre di essere pronto a compiere una battaglia su questo fronte per far uscire “l’Italia dal Medioevo”.

“Basta leggere la carta d’intenti del centrosinistra: a contrasto di posizioni populiste abbiamo un’ apertura a forze europeiste e costituzionali. Poi certo la convergenza si fa alla prova dei programmi”, dichiara invece Bersani , intervenendo a Radio Anch’io.
“Vendola – aggiunge – non ha partecipato alla fase difficile di sostegno al governo Monti, c’è un punto di vista che non sempre collima con il nostro ma sugli elementi di fondo ci capiamo e sappiamo che l’avversario principale è il berlusconismo e il leghismo”.

“A dire la verità io ripeto come giaculatoria la solita formula: il Pd è alternativo a Berlusconi e alla Lega, chiedo il 51 per cento ma lo userò come il 49 e quindi sono disponibilissimo a discutere con Monti, vedremo se fare riforme o governo. Non mi sono mai mosso da questa formula, forse il timing di ieri, visto che ero a Berlino, ha dato più enfasi”, sottolinea Bersani spiegando la sua intenzione di aprire a Monti, come ribadito durante la sua visita in Germania.

Ed in merito invece alle accuse del Cavaliere, il candidato premier del centrosinistra dichiara: “Berlusconi sta richiamando i suoi, la destra esiste e io non l’ho mai sottovalutato ma fiato sul collo non lo sento. Sta richiamando le sue forze ma quando si parla di sorpasso, dico con il binocolo non perché guardo i sondaggi ma perché tengo l’orecchio a terra e sento un sacco di problemi che sono lontani dalla discussione elettorale”, conclude Bersani.

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