Bersani perde anche Palermo: le primarie Pd vanno a Ferrandelli

Dopo Genova Pier Luigi Bersani riesce a perdere anche Palermo. Rita Borsellino, candidata ufficiale del Pd e sostenuta dai vertici del partito romano, da Vendola e Di Pietro perde per una manciata di voti contro l’outsider Fabrizio Ferrandelli. Il giovane bancario, ex Idv, sostenuto da pezzi dei democratici supera per soli 148 voti la sorella dell’ex magistrato. Più staccato, invece, il terzo candidato alle primarie, il deputato regionale del Pd Davide Faraone, appoggiato dal “rottamatore” Matteo Renzi, che ha ottenuto 7.975 voti. Ultima, la ginecologa e consigliera comunale Antonella Monastra, che ha racimolato 1.750 preferenze.

La sconfitta più politica che numerica non è stata ‘accetta’ dallo staff di Rita Borsellino che parla di brogli e chiede un immediato riconteggio delle schede. Al di là delle querelle procedurali, il voto di Palermo lancia ancora una volta un messaggio ben preciso a  Bersani e company: gli elettori non sono disposti più a seguire il candidato calato dall’alto, quello imposto dalla segreteria romana, e premiano l’uomo del territorio.

Ferrandelli, dal canto suo, non ha paura di un riconteggio delle schede elettorali. Anzi “ben vengano i conteggi delle schede – dice il vincitore delle primarie –  che non potranno certo cambiare il risultato che è stato determinato soprattutto dalle borgate e dai quartieri popolari di Palermo”. Ad uscire con le ossa rotte è stata, dunque, la linea di Roma. Un elemento evidenziato più volte nei suoi primi discorsi ufficiali il giovane bancario. “Tutte le segreterie nazionali appoggiavano la candidatura di Rita Borsellino, ma questa volta ha prevalso l’orgoglio dei palermitani che non si lasciano imporre le scelte dall’alto”. L’ex Idv si gode la vittoria e ribadisce che la sua è stata una “una candidatura voluta dai palermitani da quei palermitani che scelgono da soli i progetti più validi”. L’uomo che ha sparigliato i piani di Bersani e messo in serie difficoltà il Pd e tutto il centro sinistra palermitano già parla da candidato a sindaco e fa sapere che subito si metterà a lavoro: ora ha il problema di tener unita l’intera coalizione per evitare che la frattura delle primarie possa incidere anche sul voto di primavera. “Adesso i partiti del centrosinistra non potranno fare altro che appoggiarmi – ha continuato -, saremo insieme in questa grande coalizione. Più tardi chiamerò tutti i candidati e tutte le forze politiche del centrosinistra per iniziare l’avanzata verso il Comune di Palermo. E’ insieme che si costruisce Palermo. Così come avrei fatto io in caso di loro vittoria, sono certo che anche loro sosterranno la mia candidatura”. “Adesso dovremo metterci attorno a delle idee progettuali forti per riscattare Palermo – ha detto festeggiando la vittoria in piazza Rivoluzione in piena notte – E’ stata una candidatura scelta dai movimenti, portata avanti porta a porta, e alla fine il grande orgoglio di Palermo ha scelto il proprio percorso senza farsi imporre nulla da Roma. E’ da Palermo che riparte la rivolta civica”.

Circa admin

Riprova

TERZO MANDATO. IANNONE (FDI): “IN CAMPANIA IL PD SI SPACCA? VOTERÀ SECONDO INDICAZIONI DE LUCA O NAZIONALI?”

“Va in scena l’ultimo atto di un partito che vive nell’ambiguità da tempo. Dopo il …

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com