“Bisogna rivedere il sistema fiscale diffidando da chi promette immediate riduzioni delle tasse”. E’ quanto ha dichiarato il segretario Pd Pier Luigi Bersani intervenendo a Radio24: “C’è sicuramente un problema fiscale, ma vorrei ricordare che questi che dicono ‘si può tagliare subito…’ Parliamo di Berlusconi: negli anni del governo Berlusconi la pressione fiscale è cresciuta di quattro punti”. Per il leader Pd innanzitutto “bisogna aiutare chi investe e crea lavoro, certamente. La quota lavoro sull’irap va ridotta, abbassata e progressivamente sterilizzata”. Allo stesso modo bisogna pensare a interventi che alleggeriscano il fisco sulle fasce di reddito più basse.
Secondo Bersani il Pd, a differenza del centrodestra, “non abbiamo mai fatto condoni e mai ne farà , lavoriamo per la fedeltà fiscale e a un certo punto ci sarà un modo di ridurre le tasse per chi le paga. Se non cominciamo mai non arriviamo mai”. Sono tre gli interventi che il leader Pd ritiene prioritari in materia di fisco: “Bisogna sostenere la piccola e media impresa italiana che dal 2007 ad oggi ha ridotto di 20 punti la capacità produttiva, il mondo la vuole e va supportata con qualche strumento finanziario forte, la quota lavoro sull’Irap va ridotta e progressivamente sterilizzata”. Serve poi “muovere un pò l’economia ad esempio mettendo immediatamente in circuito una quota di investimenti pubblici sui comuni”. Quanto alla patrimoniale, Bersani la intende solo inserendo “una maggiore progressività sull’Imu perché il nostro problema è la tracciabilità e serve una Maastricht della fedeltà fiscale perché dobbiamo arrivare in Europa in termini di fedeltà fiscale”.
“Abbiamo accettato il governo Monti perché l’Italia era a livello della Grecia. Non mi pento di quella scelta”, ha aggiunto Bersani. E sulla Fiat continua: “Marchionne provi a contestare le mie parole, quando ho detto che la cassa integrazione si giustifica solo se serve per allestire nuove linee di produzione e dunque nuovi posti di lavoro. E ho aggiunto che il governo dovrebbe chiedere spiegazioni alla Fiat. Questa non mi sembra un’oscenità. Cerchiamo di rispettarci a vicenda: Marchionne rispetti i politici”. “Io non credo nella patrimoniale”. Ha continuato Bersani. “Noi ne abbiamo già una che riguarda gli immobili e che si chiama IMU: si tratterà di riformarla in termini di progressività. Non intendo invece introdurre una patrimoniale sugli altri redditi diversi da quelli da beni immobiliari. Penso invece alla ‘tracciabilità fiscale’. Infine Bersani aggiunge che non ci saranno più condoni fiscali in Italia.
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