Biden ha contratto il Covid-19: sebbene stia in salute ha dovuto comunque interrompere i comizi elettorali. Pare che stia anche pensando di ritirarsi

Biden ha contratto il Covid-19: sebbene stia in salute ha dovuto comunque interrompere i comizi elettorali. Pare che stia anche pensando di ritirarsi

Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, è risultato positivo al Covid-19, costringendolo a interrompere bruscamente la sua tappa elettorale a Las Vegas. Subito dopo aver ricevuto il risultato del test, Biden è rientrato nella sua residenza privata in Delaware.

Biden, che è vaccinato e ha ricevuto il richiamo, sta mostrando solo sintomi lievi. La Casa Bianca ha annunciato che seguiranno aggiornamenti sulle sue condizioni di salute e ha precisato che il presidente continuerà a lavorare dalla sua residenza in isolamento.

L’infezione da Covid-19 potrebbe offrire a Biden una scusa per considerare seriamente un ritiro dalla campagna elettorale. Il presidente ha già iniziato il trattamento con Paxlovid, un farmaco che può alleviare i sintomi del virus ma che può anche causare un ritorno dei sintomi in seguito.

Già si parla di un possibile ritiro del presidente dalla corsa presidenziale, e questo appare così come un ottimo pretesto per uscire fuori dalle scene senza fare troppo rumore. Ma chi potrebbe sostituirlo? Gli scenari, dalla meno ovvia Kamala Harris financo alla governatrice del Michigan.

Quasi come se i democratici non aspettassero altro, la diagnosi di Covid-19 di Biden solleva forti interrogativi sul suo futuro politico. Secondo la Cnn, una fonte ha rivelato che Biden sta considerando seriamente il suo futuro politico e ha chiesto ai suoi consiglieri più stretti se Kamala Harris potrebbe vincere le elezioni presidenziali. Durante un recente evento elettorale, Biden aveva elogiato la sua vicepresidente, definendola pienamente capace di ricoprire la carica presidenziale.

La malattia di Biden arriva inoltre in un momento in cui molti esponenti del Partito Democratico stanno intensificando le pressioni affinché il presidente si ritiri dalla corsa per la rielezione. Biden ha mostrato segni di affaticamento mentale generale, non solo durante il confronto televisivo con Donald Trump.

In un’intervista rilasciata poche ore prima dell’annuncio della sua positività al Covid-19, Biden aveva affermato che sarebbe pronto a ritirarsi se consigliato dai medici.

Il senatore Bernie Sanders, un altro veterano della politica, è emerso come uno dei più forti sostenitori di Biden. In un’intervista al New Yorker, Sanders ha riconosciuto gli errori del presidente, ma lo considera ancora il miglior candidato per affrontare Trump. Sanders ha affermato che “a volte si confonde con i nomi” e “non mette insieme tre frasi”, ma ha ribadito che Biden è la scelta migliore per i democratici.

Un sondaggio di BlueLabs, finanziato dai democratici, ha rivelato che quattro esponenti di spicco del partito avrebbero risultati migliori del Presidente Biden nei principali stati indecisi, se fossero loro i candidati presidenziali.

Secondo il documento, i quattro democratici che superano Biden di circa 5 punti percentuali complessivi nei battleground states sono: il Senatore Mark Kelly (Arizona), il Governatore del Maryland Wes Moore, il Governatore della Pennsylvania Josh Shapiro e la Governatrice del Michigan Gretchen Whitmer.

Gretchen Whitmer è stata spesso citata tra coloro che chiedono a Biden di lasciare la corsa, anche se ha definito tali discussioni una distrazione. Whitmer ha dichiarato che sarebbe disposta a servire come vicepresidente se Biden decidesse di ritirarsi. Moore e Shapiro sono nuovi sulla scena politica nazionale, avendo vinto le elezioni per guidare i rispettivi stati nel 2022, mentre Kelly è senatore dal 2020 e ha sconfitto comodamente un avversario sostenuto da Trump nel 2022.

Anche la vicepresidente Harris ha ottenuto risultati migliori rispetto a Biden nei sondaggi, ma con un margine inferiore rispetto ai quattro principali candidati. Questa, che potrebbe essere una sorpresa per i non statunitensi che ne hanno sempre sentito parlare, non lo è affatto per gli elettori, perché notoriamente e storicamente il vice di un presidente americano è sempre molto impopolare. E Kamala non è per niente fuori da queste dinamiche.

C’è stata anche la notizia che George Clooney potrebbe sostituire Biden, ma si tratta di una fake news, perché l’attore si è semplicemente pronunciato sul presidente in carica, dicendo che nonostante lo stimi, forse è il caso che si dimetta.

Il politico californiano Adam Schiff ha esortato Biden a “passare la torcia”, affermando di dubitare che il capo di Stato possa battere Donald Trump a novembre.

Schiff diventa così il democratico di più alto rango a fare pubblicamente questa richiesta dopo il dibattito. È anche il primo a fare questa richiesta dopo l’attentato di sabato a Donald Trump durante un comizio elettorale, che ha dato al Presidente una breve tregua. Adam Schiff ha fatto il suo annuncio poco prima che il Presidente si recasse a corteggiare gli elettori ispanici in Nevada. Joe Biden “è stato uno dei presidenti più importanti nella storia della nostra nazione”, ha dichiarato Schiff al Los Angeles Times. “Ma la nostra nazione è a un bivio”, ha aggiunto. “Una seconda presidenza Trump minerebbe le fondamenta stesse della nostra democrazia e ho serie preoccupazioni sulla capacita’ del presidente di sconfiggere Donald Trump a novembre”.

Circa venti membri eletti della Camera e un senatore hanno finora esortato Joe Biden a gettare la spugna. In questo contesto di tensione, mercoledì i funzionari del Partito Democratico hanno annunciato l’intenzione di accelerare il processo di nomina di Biden introducendo un sistema di voto anticipato, i cui dettagli devono ancora essere definiti, con grande disappunto di coloro che sperano di vederlo ritirarsi dalla corsa. Il sistema consentirebbe di votare durante la prima settimana di agosto, anziché aspettare la Convention democratica, che inizierà a Chicago il 19 agosto e durante la quale il candidato dovrà essere ufficialmente nominato per le elezioni presidenziali del 5 novembre contro Donald Trump.

Alcuni democratici hanno fortemente criticato questo piano, affermando che si tratta di un modo per forzare la candidatura di Joe Biden nonostante i dubbi sulla sua idoneità e senza discutere le possibili alternative. I rappresentanti eletti hanno intenzione di firmare una lettera per denunciare il piano. La vicepresidente Kamala Harris è considerata la favorita in caso di ritiro di Biden. I funzionari democratici ritengono che l’operazione dovrebbe essere efficace prima del 7 agosto, termine ultimo fissato dallo Stato dell’Ohio per la presentazione delle candidature. Biden afferma che gli elettori democratici lo sostengono, ma secondo l’ultimo sondaggio quasi due terzi di loro vogliono che il Presidente getti la spugna.

Nancy Pelosi avrebbe detto in privato a Biden che i sondaggi dimostrano che non può vincere le elezioni e che non riuscirà a conquistare la Camera. Biden avrebbe respinto la valutazione dell’ex speaker dem della Camera Usa. Lo annuncia la Cnn.

“Il Presidente ha detto a entrambi i leader che è il candidato del partito, che intende vincere e che non vede l’ora di lavorare con entrambi per far passare il suo programma dei 100 giorni per aiutare le famiglie dei lavoratori”. Lo ha dichiarato il portavoce della Casa Bianca Andrew Bates, riportando il messaggio che presidente ha rivolto ai leader democratici di Camera e Senato, Hakeem Jeffries e Chuck Schumer, incontrati nei giorni scorsi.

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