Mario Bressi avrebbe inviato dei messaggi alla moglie per dirle che non avrebbe più rivisto i figli. Il particolare è emerso da una prima ricostruzione degli inquirenti che indagano sulla tragedia di Margno, nel Lecchese. Sul luogo del duplice delitto, un condominio in piazzale della Funivia, è arrivato anche il medico legale. I primi accertamenti confermano la morte dei bambini per soffocamento, uccisi dal padre 45 poi suicidatosi.
Nell’ultimo messaggio inviato, l’uomo avrebbe accusato pesantemente la moglie di aver rovinato la loro famiglia.
Nell’ambito delle indagini, il computer di Mario Bressi è stato sequestrato dai carabinieri su disposizione della Procura di Lecco. L’analisi del dispositivo potrebbe aiutare gli inquirenti a capire se il gesto dell’uomo sia stato premeditato o se sia stato frutto di una decisione improvvisa.
L’autopsia sui corpi dei due gemelli, e su quello del papà suicida, è stata fissata per martedì prossimo. Gli esiti dell’esame autoptico serviranno a stabilire con precisione l’orario della morte, che al momento sembra essere avvenuta in una finestra temporale che va da venerdì notte alle prime ore di sabato mattina. Dalle analisi si stabilirà anche se i due piccoli sono stati sedati prima di essere uccisi.
I due bambini, fratello e sorella gemelli di 12 anni, sono stati trovati morti a Margno (Lecco), comune di 400 abitanti nella Valsassina.
Il duplice omicidio è avvenuto in un’abitazione condominiale vicino alla funivia montana locale. Il cadavere dell’uomo è stato trovato poco distante. Si sarebbe suicidato buttandosi dall’altissimo ponte della Vittoria a Maggio di Cremeno.
L’omicidio sarebbe legato alla separazione dalla moglie. Quest’ultima, da Gessate (Milano), sarebbe accorsa sul posto dopo aver ricevuto l’sms dal marito, trovando i cadaveri dei figli.
“Coi miei ragazzi sempre insieme“. Questo, invece, il testo a corredo delle ultime foto postate sui social dal padre dei bambini.
L’uomo, che non postava nulla dal 1° gennaio, ha pubblicato le immagini (foto sue e dei bambini sorridenti in montagna) attorno alle 3 di notte.
Un vicino di casa dell’uomo, residente a Margno, ha dichiarato di aver sentito “rumori sordi” nella notte.
La mattina dopo avrebbe invece “sentito delle urla e sono uscito: ho fatto la rampa di scale e ho visto la madre dei ragazzini che si rotolava disperata. Urlava ‘Non si svegliano, non si svegliano’. Anche gli uomini della Croce rossa piangevano”.
Il vicino ha aggiunto: “Conosco bene la famiglia, sono villeggianti da tanto tempo qui a Margno, come noi. Conosco il nonno. Insomma, ci conosciamo tutti. I ragazzini ieri sera giocavano felici nel cortile. È tremendo, non posso crederci”.