Bimbo morto al San Giovanni, 20 persone indagate tra medici e infermieri

Altre tredici persone sono state iscritte nel registro degli indagati per la morte del piccolo Marcus De Vega, il neonato che ha perso la vita in seguito alla somministrazione di latte per via endovenosa. Ed infatti i magistrati dopo aver ritenuto imputabili i sette medici che erano in servizio “nel lasso di tempo in cui sono state scambiate le fiale”hanno ora proceduto a contestare l’accusa di omicidio colposo anche ai 13 infermieri presenti in quei giorni. Inoltre gli inquirenti hanno anche disposto una nuova autopsia sul bimbo, che era nato prematuro dopo 30 settimane di gestazione. A provocare la morte deI piccolo, ricoverato al San Giovanni, il latte somministrato per via endovenosa ,anziché “enterale”. I magistrati della Procura di Roma hanno verificato il fatto dopo la lettura del fascicolo i cui i primi atti urgenti sono stati svolti sotto la direzione del pm Michele Nardi. L’aggiunto Leonardo Frisani ha deciso di procedere alla effettuazione di una nuova autopsia sulla salma del piccolo per dare la possibilità ai nuovi indagati di poter partecipare al cosiddetto accertamento tecnico irripetibile. “. Giovedì il professor Saverio Potenza, dell’Università di Tor Vergata, riceverà l’incarico dal magistrato per la effettuazione dell’esame autoptico del piccolo Marcus. Successivamente i genitori potranno riavere indietro il corpo del loro figliolo.

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