Al Tempietto egizio del cimitero del Verano a Roma i funerali del bimbo morto giovedì alla stazione Furio Camillo della metro. Gli accessi del cimitero monumentale sono blindati dalle forze dell’ordine che cercano di allontanare la stampa, consentendo l’accesso solo a parenti e amici intimi, come richiesto dai familiari. “Rispettate il dolore come richiesto dai genitori” ripetono. La bara bianca, accompagnata dalla mamma del bambino, è stata accolta dal sindaco Ignazio Marino e poi trasferita nel Tempietto egizio; “Oggi porterò l’abbraccio della città di Roma ai genitori del piccolo Marco”. Alle esequie ha partecipato una folla composta di un centinaio di persone, tanti i ragazzi, giovani alunni di Francesca, mamma del bambino e insegnante in una scuola media, che hanno portato in dono fiori bianchi. ll Campidoglio ha proclamato la giornata di lutto cittadino con bandiere a mezz’asta in tutti gli uffici pubblici, nelle società, le aziende, le istituzioni e le fondazioni che fanno capo al Comune. E un minuto di raccoglimento è stato rispettato alle 9.30 del mattino anche sui mezzi di comunicazione istituzionali dell’amministrazione. L’invito è stato esteso anche a tutte le istituzioni culturali e musicali cittadine, chiedendo loro di rispettare per quel giorno un minuto di silenzio prima dell’inizio di ogni rappresentazione e spettacolo. Atac sui social si presenta con gli account listati a lutto e alcuni bus espongono i gagliardetti neri. Rimane ancora ricoverato sotto stretta osservazione Flavio Mezzanotte, il tecnico addetto alla sicurezza della stazione di Furio Camillo che, nel disperato tentativo di estrarre dall’ascensore “killer” madre e figlio avrebbe, secondo la procura di Roma cagionato in modo colposo la morte di quest’ ultimo. Le dimissioni dal reparto di psichiatria del San Giovanni dovrebbero avvenire questa settimana e dare modo agli inquirenti ed al procuratore aggiunto Pierfilippo Laviani di interrogarlo sui fatti di quel maledetto giovedì pomeriggio. Il Comune pensa a intitolargli una scuola o un parco giochi.
Roberto Cristiano