Il Senato, come è noto, ha approvato in via definitiva il testo sul biotestamento, che una volta pubblicato in Gazzetta Ufficiale diventerà legge dello Stato. Questa proposta rimbalzava da circa otto mesi nelle due camere, a causa di una maggioranza non proprio solida al Senato. Il testo è stato approvato con 180 voti favorevoli, 71 contrari e 6 astensioni, senza alcuna modifica rispetto a quello proposto dalla Camera. Questo atto di civiltà ha visto protagonista un insolito asse PD-Mdp-5Stelle, con Lega e Centristi contrari, mentre Forza Italia ha lasciato libertà voto ai suoi Senatori. Il cuore della norma riguarda due aspetti chiave: il consenso e la volontà del paziente.
‘Quella sul biotestamento è una legge di civiltà che rende il nostro Paese un luogo umanamente e culturalmente più evoluto’, dichiara l’on. Ludovico Vico all’indomani dell’approvazione al Senato della legge sul biotestamento, già approvata il 20 aprile scorso alla Camera.
Punti cardine del provvedimento, rileva il parlamentare Dem, sono l’articolo 1, nel quale si stabilisce che nessun trattamento sanitario può essere iniziato o proseguito se privo del consenso libero e informato della persona interessata, e l’articolo 4 che stabilisce che ogni persona maggiorenne, capace di intendere e volere, in previsione di una eventuale futura incapacità di autodeterminarsi, può, attraverso Disposizioni anticipate di trattamento (Dat), esprimere le proprie convinzioni e preferenze in materia di trattamenti sanitari, nonché il consenso o il rifiuto rispetto a scelte diagnostiche o terapeutiche e a singoli trattamenti sanitari, comprese le pratiche di nutrizione e idratazione artificiali.
Le Dat, sono revocabili in qualunque momento e vincolano il medico che diviene esente da responsabilità civile o penale. Per i minori il consenso sarà espresso dai genitori esercenti la responsabilità genitoriale o dal tutore o dall’amministratore di sostegno, tenuto conto della volontà della persona minore.
La lunga vicenda che ha accompagnato il positivo risultato, conclude il deputato del Pd ionico, non ha scoraggiato chi in questa legge ci ha sempre creduto. Il legislatore ha accolto il grido di chi, con determinazione e saggezza, ha saputo lottare per tutelare la dignità dell’esistenza attraverso la libertà di scelta.
Le direttive possono riguardare: eventuali terapie, trattamenti sanitari, idratazione e nutrizione artificiali. Non mancano delle disposizioni per i medici, che non potranno disattendere, come si diceva, le volontà del paziente. L’unico caso in cui un biotestamento potrà essere disapplicato riguarda i casi in cui ci siano delle possibilità di miglioramento non prevedibili al momento della sua sottoscrizione. In tali occasioni, il medico potrà, in accordo con il fiduciario, proseguire con i trattamenti.
Per essere valido il biotestamento dovrà avere forma scritta (anche in forma digitale) e dovrà essere datato e sottoscritto alla presenza di un pubblico ufficiale, un medico o dei testimoni. Chi ha già depositato una ‘Dichiarazione anticipata di trattamento’ (dat) dovrà comunque redigere un nuovo documento che rispetti i requisiti di legge. Una legge che quindi permetterà ad ogni soggetto di decidere del proprio destino secondo coscienza, evitando i numerosi casi di accanimento terapeutico che abbiamo osservato in questi anni. Un atto di coscienza del blocco PD-Mdp-5Stelle che porta l’Italia al passo con molti altri paesi occidentali.