Rolling Stones

“BLUE & LONESOME”: il nuovo atteso album dei Rolling Stones, uscirà il 2 dicembre

Ve li ricordate i Rolling Stones graffianti e cattivi degli esordi, quando debuttarono al Marquee Club di Londra nel luglio del 1962 suonando il blues più autentico? Il 2 dicembre 2016 uscirà BLUE & LONESOME il nuovo disco dei Rolling Stones e questo album è un chiaro omaggio a quei tempi. L’atteso album degli Stones rappresenta infatti un ritorno alle origini blues della loro musica, un ritorno alle radici piuttosto inatteso dai fan e che ha anche un po’ spiazzato i critici che invece di un album di cover prima dell’ascolto di Blue & Lonesome avrebbero scommesso su delle canzoni inedite, eppure l’album è sorprendente e racchiude l’essenza stessa della band, la sua anima più vera.

E non poteva essere altrimenti perché la band che fin dal nome omaggia una delle canzoni più famose di Muddy Waters, ha un legame intimo col blues, le cui sonorità da sempre sono parte dell’impronta distintiva della loro musica, come testimonia anche il loro primissimo album del 1964, pieno di cover di Jimmy Reed e Howlin’ Wolf, due tra gli autori che i Rolling Stones, oggi con quest’ ultimo lavoro vogliono celebrare.
La voglia di ripercorrere quei tempi leggendari, che diedero l’ inizio alla carriera 50 ennale di una delle band più famose di tutti i tempi, era nell’ aria sin dalla scelta del luogo in cui produrre il nuovo disco: “Blue & Lonesome” è stato infatti registrato presso i British Grove Studios a West London, a pochi passi da Richmond ed Eel Pie Island, dove gli Stones quando erano solo una band di giovani di belle speranze in attesa di sfondare, avevano iniziato il loro cammino verso il successo negli anni sessanta, suonando con passione nei pub e nei club la musica che amavano, il blues di Chicago.

Rolling  Stones -Blue & LonesomeGiunto ad undici anni di distanza dall’ultimo disco di inediti, intitolato ”A Bigger Bang”,
“Blue and Lonesome” è un disco registrato in soli tre giorni a Londra e nato in maniera quasi casuale, come racconta lo stesso Mick Jagger: “Avevamo inciso alcune canzoni inedite poi cosa che succede di frequente, ci è capitato di stufarci di questo nuovo brano che stavamo suonando e allora abbiamo suonato un blues, poi un altro, e un altro ancora. A un certo punto ho detto: ‘OK, torniamo domani e ne facciamo altri tre – quattro'”. Riguardo alla spontaneità e alla velocità con cui il disco è stato realizzato Keith Richards ha riferito: “Non abbiamo mai inciso così tante tracce in così poco tempo: alcune canzoni hanno impiegato al massimo due o tre take, altre come ‘Blue And Lonesome’ erano buone alla prima”

Il risultato è un disco blues con un sound molto da club, musica vera con registrazioni sporche, senza effetti speciali e nessuna post produzione, che ha convinto i critici e tutti coloro che hanno potuto ascoltarlo in anteprima, con la sua immediatezza e spontaneità. “Blue & Lonesome” è una entusiasmante rosa di brani pescati dalla tradizione del grande blues ma tutt’altro che scontati, in cui i Rolling Stones esprimono il meglio di sé suonando le canzoni di Jimmy Reed, Willie Dixon, Eddie Taylor, Magic Sam, Little Walter e Howlin’ Wolf che tanto avevano segnato la loro gioventù.

La voce di Mick Jagger ritorna all’ incisività e alle sonorità graffianti dei suoi anni giovanili, la sua timbrica passa con naturalezza tra vari registri, dal possente, al cavernoso, al sexy, come solo il lead singer degli Stones sa fare. Inoltre Mick all’ armonica è talmente epico, da mettere in secondo piano per un attimo le chitarre Keith Richards e Ronnie Wood, nei quattro brani dal repertorio dell’armonicista Little Walter (“Just Your Fool”, “Blue And Lonesome”, “I Gotta Go”, e “Hate To See You Go”). Keith Richards e Ronnie Wood, sono tuttavia in ottima forma per tutto il disco, e le loro chitarre offrono grandi performance, risultando in conclusione straordinariamente coinvolgenti e viscerali. La ritmica è potente e come al solito è affidata alla batteria di Charlie Watts.

Riguardo ai brani inseriti nel disco, Keith Richards ha detto: “C’è un vero senso di déjà vu, alcune di queste canzoni non le suoniamo dal 1962 o 1963 e nonostante gli oltre 50 anni e qualche esitazione, le mie dita si sono ricordate tutto” -per poi aggiungere soddisfatto – “Finalmente, dopo 50 anni, abbiamo fatto un album blues e Mick si è divertito. Ho tenuto le dita incrociate per paura che si stufasse”.
Il disco infatti nasce proprio sotto l’influenza di Richards, che sembra essere quello ad averlo voluto più fortemente oltre ad avere scelto il brano che dà il titolo all’ album.
“Just Your Fool”, “Commit A Crime”, “Blue and Lonesome”, “All Of Your Love”,” I Gotta Go”, “Everybody Knows About My Good Thing”, “Ride ‘Em On Down”, “Hate To See You Go”, “Hoo Doo Blues”,” Little Rain”, “Just Like I Treat You”, “I Can’t Quit You Baby”, sono i titoli delle 13 superbe track blues presenti in questo disco.

Eric Clapton- Blue & LonesomeInsieme agli Stones, come sempre Darryl Jones al basso, e Chuck Leavell e Matt Clifford alle tastiere. Ma la vera chicca di questo album è la presenza di un ospite d’eccezione che al blues ha dedicato tutta la sua straordinaria carriera, il grande “slow hand” Eric Clapton. Per una fortunata coincidenza, il grande chitarrista blues si trovava in quell’ ottobre 2015 proprio negli stessi studi di registrazione londinesi dove gli Stones stavano suonando, così è nata spontanea la collaborazione con la band, da cui scaturiscono gli assolo cantati e i suoi fantastici interventi alla chitarra di Clapton in “Everybody Knows About My Good Thing”, e nel finale di “I Can’t Quit You Baby”. Jim Keltner, è l’altra special guest che dà un tocco speciale alle percussioni nella canzone del ’58 “Hoo Doo Blues”.

“Questo album è il manifesto della purezza del loro amore per il fare musica, e il blues è per gli Stones, la sorgente creativa di tutto quello che fanno.” Ha dichiarato Don Was, Co-Producer dell’ album “Blue & Lonesome”.

Purtroppo considerata la vocazione “da music club” del disco con questi suoni così puri e autentici sembra che gli Stones, abituati ormai a show megagalattici con super effetti speciali, non porteranno mai “Blue & Lonesome” in tour perché non adatto ai grandi stadi. Tuttavia Keith Richards non esclude un seguito in studio a questo particolarissimo album di cover blues, che fa riscoprire e apprezzare anche alle nuove generazioni un patrimonio di gioielli musicali di indiscutibile valore.

Valentina Franci

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