Bob Dylan compie 80 anni il 24 maggio e i suoi fan negli Usa si preparano a celebrare con una “Pastorale Americana”: si intitola cosi’ una serie di paesaggi realizzati durante il lockdown da Covid dal premio Nobel per la letteratura, che verranno esposti in una mostra, la prima negli Stati Uniti, assieme ad altri dipinti, disegni e sculture in metallo creati nell’arco di 60 anni dal musicista.
Intitolata “Bob Dylan: Retrospectrum”, la mostra sara’ inaugurata il 30 novembre al Patricia and Phillip Frost Art Museum di Miami in coincidenza con la Settimana dell’Arte che ogni anno si tiene nella citta’ dell Florida.
La retrospettiva di circa 120 opere prende le mosse su un’altra dedicata a Dylan dal Museo di Arte Moderna di Shanghai nel 2019 e che all’epoca risultò la più visitata dell’anno per la metropoli cinese con centinaia di migliaia di biglietti venduti.
“Ho visto il catalogo e deciso che avremmo dovuto portarla in America”, ha spiegato il direttore del Frost, Mark Rosenberg.
Per la tappa di Miami mostra di Shanghai e’ stata arricchita da nuovi dipinti creati durante i mesi della pandemia che si sono rivelati particolarmente produttivi per Dylan anche dal punto di vista musicale con l’uscita del primo album di brani inediti in otto anni “Rough and Rowdy Ways”.
“L’obiettivo e’ mostrare lo sviluppo e la varieta’ della pratica visiva di Dylan parallelamente a passaggi interattivi che illumineranno questo sviluppo nell’ambito del suo canone musicale e letterario”, ha spiegato il museo sul suo sito online. Dylan artista e’ stato riconosciuto solo di recente pur avendo sperimentato da decenni con le arti figurative: tra i musei che hanno organizzato mostre sul suo lavoro prima di Shanghai ci sono la Kunstsammlungen di Chemnitz in Germania nel 2007, la National Portrait Gallery britannica, la Galleria Nazionale di Danimarca a Copenhagen e Palazzo Reale a Milano quando, nel 2013 per la prima volta in Italia, furono esposti i 23 dipinti della “New Orleans Series”.
Dipinti di Dylan sono apparsi anche sulle copertine dei alcuni suoi album tra cui “Self Portrait” (1970) e “Planet Waves” (1974) dopo “Music From Big Pink” (1968) della Band.
Intanto a Nashville la pandemia ha rallentato ma non fermato il progetto di un centro per le arti annesso alla distilleria “Heaven’s Door” che produce il whiskey creato in collaborazione con l’imprenditore del Midwest e fan del musicista Marc Bushala: avrebbe dovuto aprire lo scorso autunno con tanto di ristorante, bar e “biblioteca” per assaggi, mentre nel centro per le arti sarebbero stati ospitati quadri e sculture in metallo dell’artista premio Nobel.