Continua il fermento all’interno del Pd in vista della formazione del governo di larghe intese. Nei Democrat, nonostante il voto della direzione nazionale, cresce il numero di deputati e senatori ostili ad un governo con il Pdl di Silvio Berlusconi. Lo stato maggiore vuole evitare un nuovo caso Marini-Prodi e, questa volta, chi non vota la fiducia all’esecutivo Letta sarebbe fuori dal partito. L’avviso ai compagni di partito è stato dato da Francesco Boccia attraverso i microfoni di Sky Tg.
”Nessuna minaccia ai colleghi ma ci sono delle regole che vanno rispettate ed è chiaro che chi non dovesse votare la fiducia al governo sarebbe fuori dal partito”. Il deputato pugliese si riferisce, anche senza mai nominarla, all’intervista rilasciata dalla senatrice Laura Puppato che aveva detto che non se la sentiva di votare la fiducia a fronte della presenza di certi ministri del Pdl nell’esecutivo Letta. ”Se ci fosse un governo di Letta con Alfano vice premier, alla Giustizia magari Brunetta, la Gelmini all’Istruzione, Schifani all’Interno allora davvero io ho un problema di coscienza e non lo voto”, aveva detto stamane la Puppato nel’intervista. Un atteggiamento inaccettabile per Boccia che richiama all’ordine la collega. “Nessuno può anteporre personalismi a interessi collettivi così importanti”. Una precisazione che spiga come il Pd sia sull’orlo di una implosione ormai imminente.
Eugenio Bernardo