Il neo governatore della Liguria Giovanni Toti durante il suo intervento al convegno dei giovani di Confindustria a Santa Margherita Ligure, 6 giugno 2015. ANSA / STRINGER

Bocciato il modello ‘Toti’

Se non sara’ possibile dar vita subito a un partito unico con la Lega, Giovanni Toti propone nel frattempo di fondere insieme Forza Italia, Fratelli d’Italia, cattolici moderati: ‘Se la Lega in questo momento non vuole o non se la sente di rinunciare al suo nome e alla collaborazione con i Cinque Stelle allora bisognera’ mettere in piedi qualcos’altro. Un qualcosa che gia’ prepari il terreno per il futuro governo comune non appena, spero tra non troppo tempo, ne matureranno le condizioni’, afferma a ‘La Stampa’.

Una seconda gamba da affiancare alla Lega? Se rende l’idea,  risponde,  chiamiamola pure seconda gamba. Su chi dovrebbe farne parte, sicuramente Forza Italia che, ripeto, avrebbe un estremo bisogno di rigenerarsi. Poi Fratelli d’Italia: era gia’ una componente del Pdl, dunque possiede una vocazione piu’ larga dei propri attuali confini. Aggiungerei l’area di ispirazione cattolica che nel centrodestra e’ sempre stata di casa. Idem per quanto riguarda le altre anime disperse nella diaspora del Pdl: 7-8 milioni di voti che si sono rifugiati nell’astensione, oppure hanno scelto volta a volta il male minore. Ecco: questo e’ il mondo che nel frattempo dovrebbe rimettersi insieme.

Alla domanda se Giorgia Meloni sarebbe d’accordo, Toti risponde: ‘Abbiamo appena pranzato a Roma e parlato a lungo di tutto questo, l’ho trovata disponibile e aperta a ragionare su nuove prospettive. Ci accomuna l’idea che il centrodestra non potra’ limitarsi a coltivare le proprie divisioni interne. Sicuramente a Giorgia non manca il coraggio politico. Nessuno ci corre dietro, trovo giusto che le idee possano maturare. Comunque e’ chiaro che esistono delle scadenze, incominciando dalle elezioni europee del maggio prossimo.

Lo stop al modello Toti arriva nel giro di qualche ora. ‘Non c’e’ alcuna possibilita’ di una fusione tra Fratelli d’Italia e Forza Italia. Su troppi temi, dalla sovranita’ nazionale al rapporto con l’Europa, le nostre posizioni sono spesso non convergenti, e l’esperienza di una fusione a freddo tra partiti diversi e’ fallita anni fa e non avrebbe senso riproporla.  Noi,   spiega la presidente di Fdi,  per rifondare il centrodestra, lavoriamo a una crescita di Fratelli d’Italia, anche aprendolo a nuove sensibilita’, per renderlo un partito sempre piu’ forte, che insieme alla lega porti il nuovo centrodestra a vincere e governare senza bisogno dei Cinquestelle o del Pd’.

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