Boldrini: “Nel settore pubblico non solo spreco e malaffare, ma anche eccellenze”

Trovo profondamente ingiusto e sbagliato il fatto che, da diverso tempo ormai, lo Stato e le pubbliche amministrazioni siano rappresentate come fossero unicamente luogo di sprechi, di malaffare e di inefficienza. Lo trovo veramente improprio e dannoso, afferma la presidente della Camera, Laura Boldrini, nell’intervento alla presentazione del Rapporto 2015 di Italia decide sulla semplificazione amministrativa, in corso alla Sala della Regina a Montecitorio, alla presenza del capo dello Stato, Sergio Mattarella. Purtroppo queste descrizioni vengono alimentate da episodi e fatti reali, ma hanno il grave limite della generalizzazione. E dico questo non solo perché nella pubblica amministrazione non mancano livelli di eccellenza e di alta professionalità. Ma soprattutto perché l’intervento pubblico può in alcuni frangenti essere decisivo per promuovere e sostenere l’economia del Paese.Secondo Boldrini, c’è infine uno stretto legame tra semplificazione, trasparenza e democrazia e un sistema trasparente e democratico si poggia su regole chiare, facilmente conoscibili, su procedure semplici, su verifiche puntuali e su sanzioni commisurate alle condotte scorrette. Laura Boldrini torna a sollecitare i gruppi parlamentari per portate in aula la riforma del Regolamento della Camera. C’é un tema che mi sta molto a cuore ed è il modo in cui le leggi vengono scritte. La lettura di un testo normativo deve essere un esercizio facile, accessibile a tutti. Anche questa è trasparenza perché un linguaggio non decifrabile rende impossibile quell’azione di partecipazione e controllo da parte dei cittadini che considero invece indispensabile in un sistema democratico. Per questo, nel progetto di riforma del Regolamento della Camera che la Giunta ha predisposto e che mi auguro i gruppi quanto prima vogliano portare finalmente all’esame dell’assemblea, si è deciso di intervenire anche per migliorare la qualità delle leggi, attraverso, ad esempio, la limitazione dell’uso dei maxiemendamenti, ancor più rigorosi criteri di ammissibilità degli emendamenti e il rafforzamento del ruolo del Comitato per la legislazione, mirato proprio a rendere i testi delle leggi più lineari, più comprensibili, più accessibili”.

 

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