Backers of former President Evo Morales clash with police in La Paz, Bolivia, Wednesday, Nov. 13, 2019. Bolivia's new interim President Jeanine Anez faces the challenge of stabilizing the nation and organizing national elections within three months at a time of political disputes that pushed Morales to fly off to self-exile in Mexico after 14 years in power. (ANSA/AP Photo/Natacha Pisarenko) [CopyrightNotice: Copyright 2019 The Associated Press. All rights reserved]

Bolivia, un morto negli scontri tra polizia e sostenitori di Morales

Un ragazzo di 20 anni è rimasto ucciso in Bolivia durante gli scontri tra i sostenitori del presidente dimissionario Evo Morales e la polizia. Lo riporta la stampa locale che cita fonti mediche. Il ragazzo sarebbe stato colpito alla testa da un proiettile a Yapacani, nel dipartimento di Santa Cruz, dove i sostenitori di Morales avevano occupato il municipio.

La presidente ad interim Jeanine Anez, intanto, ha nominato i primi 11 ministri del suo governo di transizione che, ha sottolineato, sarà composto eminentemente di “tecnici”. In giornata l’elenco dei ministri sarà completato. Anez, ex senatrice di opposizione, è diventata presidente nonostante le sedute di Camera e Senato non abbiano raggiunto il quorum per l’assenza dei parlamentari del governativo Movimento al socialismo (Mas) che controllava i 2/3 delle due Camere.

Morales ha definito la nomina di Anez “una autoproclamazione” che costituisce “il golpe più subdolo e nefasto della storia”.

Migliaia di manifestanti sono scesi ieri in piazza a La Paz  per chiedere le dimissioni della nuova presidente. Militanti del partito di Morales, il Mas, ‘ponchos rojos’ di El Alto e cittadini comuni si sono radunati in Plaza Murillo, mentre nel palazzo presidenziale giuravano i nuovi vertici militari.

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