Un ragazzo di 20 anni è rimasto ucciso in Bolivia durante gli scontri tra i sostenitori del presidente dimissionario Evo Morales e la polizia. Lo riporta la stampa locale che cita fonti mediche. Il ragazzo sarebbe stato colpito alla testa da un proiettile a Yapacani, nel dipartimento di Santa Cruz, dove i sostenitori di Morales avevano occupato il municipio.
La presidente ad interim Jeanine Anez, intanto, ha nominato i primi 11 ministri del suo governo di transizione che, ha sottolineato, sarà composto eminentemente di “tecnici”. In giornata l’elenco dei ministri sarà completato. Anez, ex senatrice di opposizione, è diventata presidente nonostante le sedute di Camera e Senato non abbiano raggiunto il quorum per l’assenza dei parlamentari del governativo Movimento al socialismo (Mas) che controllava i 2/3 delle due Camere.
Morales ha definito la nomina di Anez “una autoproclamazione” che costituisce “il golpe più subdolo e nefasto della storia”.
Migliaia di manifestanti sono scesi ieri in piazza a La Paz per chiedere le dimissioni della nuova presidente. Militanti del partito di Morales, il Mas, ‘ponchos rojos’ di El Alto e cittadini comuni si sono radunati in Plaza Murillo, mentre nel palazzo presidenziale giuravano i nuovi vertici militari.