Un contest per valorizzare il Trentodoc, pregiato spumante trentino. Grazie alla partnership tra l’Asat (Federalberghi Trentino) e l’Associazione Ristoratori del Trentino (Confcommercio Trentino), in collaborazione con l’Istituto Trentodoc, circa cinquanta aziende associate ad entrambe le associazioni di categoria hanno partecipato alla prima edizione di «Bolle di creatività: brindiamo al Trentodoc». L’obiettivo è stato quello di dare risalto a iniziative, progetti e creatività caratteristici di questa eccellenza territoriale.
Diversi i contributi confezionati dai partecipanti al contest ed esaminati attentamente dalla giuria: foto, video, descrizioni dettagliate con focus su eventi, iniziative ed utilizzi del Trentodoc. Ciascun contributo, una volta creato, è stato pubblicato sulla pagina Facebook della struttura partecipante tramite post o storia, con «tag» Istituto Trentodoc, Asat o ART ed utilizzando l’hashtag #trentodocfestivalcontest. Visibilità e promozione, valorizzazione del territorio, creazione di networking e collaborazioni, formazione e crescita professionale, creatività e innovazione. Sono diversi i motivi che hanno spinto le aziende associate all’Asat e all’Associazione Ristoratori del Trentino a prendere parte al contest «Bolle di creatività: brindiamo al Trentodoc». Nel pomeriggio di ieri, nella preziosa location di Sala Marangonerie al Castello del Buonconsiglio, si è svolta la cerimonia di premiazione che ha insignito i dieci vincitori, uno per ciascuna categoria del contest, di una targa e di una bottiglia «magnum» di Trentodoc.
I premiati
Il ristorante Pizzeria Betty’s Hill di Pieve Tesino si è aggiudicato la vittoria nella categoria «Allestimento corner» (vetrine o allestimenti dei locali con il Trentodoc) per aver «catturato perfettamente l’essenza del Trentodoc e trasmesso un senso di calore e convivialità grazie ad un “corner” dall’atmosfera rustica e autentica, che valorizza il prodotto in modo elegante e originale». La categoria «Mise en place creativa» (preparazioni a base di Trentodoc) ha visto il trionfo del rifugio Fuciade del Passo san Pellegrino, grazie «ad un bouquet della sposa di un matrimonio organizzato presso la struttura: una fusione tra eleganza della celebrazione e bellezza del territorio, creando un allestimento autentico e romantico».
Primo posto, nella categoria «Menù e piatti dedicati» (menù e piatti abbinati al Trentodoc), per l’Hosteria Toblino di Sarche con il piatto «Raviolo aperto con trota in Saor e salsa al Trentodoc» in grado di rappresentare un perfetto equilibrio tra tradizione e innovazione grazie alla rivisitazione della classica trota in saor, unita all’utilizzo del Trentodoc. La categoria «Brindisi creativi» (un brindisi al Trentodoc in luoghi diversi dal solito) ha assistito al dominio del Rifugio Ciampedie situato sul Catinaccio «per l’idea suggestiva di rappresentare una sciatrice che attende la neve brindando con il Trentodoc nello splendido scenario del Catinaccio».
Ancora, a vincere la categoria «Serate con il produttore» (serate speciali con i produttori di Trentodoc) è stato il Ristorante Al Vò di Trento «perché è stato in grado di coniugare la tradizione culinaria locale con l’innovazione, creando un’esperienza gastronomica unica e memorabile, abbinando piatti con i Trentodoc della Cantina Maso Martis ed esaltando le caratteristiche di entrambi». Sul primo gradino del podio della categoria «Benvenuto nei B&B al Trentodoc» (ospitalità familiare all’insegna del Trentodoc) è stato il B&B Finestra sul Giardino, il cui progetto ha la giuria per l’esaltazione dei sapori autentici del territorio nel raffinato abbinamento tra il Trentodoc e una selezione di prodotti locali.
A primeggiare nella categoria «Trentodoc in Carta» (selezione di Trentodoc e la carta vini) è stato il Ristorante L’Ora di Riva del Garda con un video capace di «comunicare in modo chiaro e coinvolgente le caratteristiche uniche del Trentodoc in un vero e proprio racconto sul mondo delle bollicine trentine». «Conosci, Vivi, Gusta – Sei in Vallagarina, a scuola di territorio» è il progetto nato da un’idea della sezione Asat Vallagarina in collaborazione con ApT Vallagarina e monte Baldo e l’Istituto alberghiero di Rovereto, che ha conquistato la vetta per la categoria «Progetti territoriali» (progetti locali per promuovere il Trentodoc). Elemento fondamentale la «capacità di coniugare tradizione e innovazione, valorizzando la biodiversità e la qualità dei prodotti locali. Il progetto ha saputo reinterpretare i sapori tramandati dalle nonne in chiave moderna».
Infine, le due categorie premiate dalle due associazioni di categoria. Il premio Asat è stato assegnato all’Hotel Gioiosa, che «con un brindisi ironico e un messaggio incisivo ha saputo combinare creatività, leggerezza, capacità di trasmettere un forte legame con il territorio attraverso l’uso di un tono scherzoso ha reso la loro proposta originale e memorabile». Il premio ART (Associazione Ristoratori Trentini), invece, è stato vinto dal Ristorante La Casina di Drena con un video «frutto di un mix vincente di ingredienti: gioia, autenticità e un profondo amore per il territorio, che ha trasmesso l’idea di Trentodoc come prodotto da vivere con leggerezza e gioia, da condividere con gli amici e da gustare in compagnia di piatti deliziosi».
Presente alla premiazione l’assessore provinciale al turismo Roberto Failoni, che ha ricordato come il neonato contest sia una «sintesi tra Trentodoc ed accoglienza trentina, all’interno di un evento (Autumnus) che tanto successo sta riscuotendo». Il presidente dell’Asat e di Trentino Marketing Giovanni Battaiola si è detto orgoglioso della capacità delle due associazioni di lavorare gomito a gomito, guardando insieme al futuro ed al benessere dell’accoglienza trentina. «L’obiettivo è stato anche quello – ha detto – di far crescere il Festival Trentodoc all’esterno delle mura cittadine, coinvolgendo tutte le strutture del nostro territorio e rendendo protagonista il Trentodoc e tutto il Trentino». Per il presidente dell’Associazione Ristoratori Trentini Marco Fontanari «il Trentodoc è un prodotto che all’interno delle nostre strutture c’è e ci deve essere perché è un patrimonio territoriale. Certo, è un prodotto impegnativo, anche economicamente: perciò non basta solo la mescita, ma bisogna avere una giusta cultura e preparazione per una corretta narrazione del prodotto».
A nome dell’Istituto Trentodoc è intervenuta la direttrice Sabrina Schench: «Sono 77 i produttori che si impegnano ogni giorno per permetterci di veicolare questo marchio, cresciuto esponenzialmente sia in Trentino sia all’esterno del nostro territorio. È grande la soddisfazione nel vedere come operatori e ristoratori si siano appropriati di questo marchio e di questo vino, con bellezza e fantasia». Per Elisabetta Nardelli di Trentino Marketing, «il contest è stato la ciliegina sulla torta di un mese, dal Trentodoc Festival fino al Festival dello Sport, in cui le bollicine sono state assolutamente testimonial e protagoniste. Il progetto dell’enoturismo territoriale è molto importante e vorremmo continuasse coinvolgendo tutte le categorie e tutti gli operatori del territorio».