Un ragazzo di 20 anni con problemi psichici è morto sentendosi male mentre gli infermieri della struttura protetta che lo ospitava stavano tentando di immobilizzarlo e di calmarlo. È accaduto a Casalecchio di Reno, alle porte di Bologna. Per far luce sull’episodio il pm di turno Giampiero Nascimbeni ha disposto l’autopsia. Da quanto si apprende il giovane, italiano e residente in un comune della provincia, dopo una giornata passata con la madre era rientrato nella casa di accoglienza dove stava da un paio d’anni. Quando gli infermieri gli hanno detto di andare a letto e di mettere via la Playstation con cui giocava, ha iniziato ad agitarsi, reazione che pare fosse frequente, scalciando e tirando pugni in corridoio. Il giovane era di corporatura robusta: in quattro hanno tentato di bloccarlo, senza riuscirci. Non riuscendo neppure a somministrargli le gocce di un farmaco calmante previsto dal protocollo, hanno chiamato i carabinieri e il 118. Quando l’ambulanza è arrivata, i paramedici hanno però solo potuto constatare la morte del ragazzo. Sull’episodio è stata aperta un’inchiesta per omicidio colposo e molto probabilmente, a loro garanzia, verranno indagati i quattro infermieri. Da un primo esame sul corpo non c’erano segni evidenti di percosse, se non due macchioline di sangue al naso. È stata acquisita anche la cartella clinica.
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