NAPOLI. Il lavoro è ‘rosa’ nella città ‘dotta’, mentre alle pendici del Vesuvio le donne (ancora) arrancano: il tasso d’occupazione femminile più alto d’Italia si registra nella provincia di Bologna dove due terzi delle donne svolgono un’attività (66,5%). Al contrario, nel Mezzogiorno per il ‘sesso debole’ la percentuale delle impiegate si assottiglia drasticamente: il tasso più basso si rileva a Barletta-Andria-Trani dove lavora meno di un quarto della componente femminile(24,1%), così come circa il 25% è in servizio a Napoli (25,5%), Foggia (25,6%) ed Agrigento (25,9%).
Lo si legge nel report realizzato dall’Osservatorio statistico dei consulenti del lavoro, illustrato stamani al Teatro Augusteo di Napoli. Splende il sole sulle lavoratrici anche in altre province del Centro-Nord: fra queste Bolzano (66,4% di occupate), Arezzo (64,4%) e Forlì-Cesena (63,3%).