Iniziativa originale quella promossa da alcuni condomini di Bologna. In realtà l’idea è partita da Confabitare, l’associazione dei proprietari immobiliare, che ha avviato un progetto di acquisto collettivo per i residenti. Un programma sperimentale, che grazie all’alto numero di adesioni, presto diventerà definitivo. Un piano che prevede che, un paio di volte alla settimana, alcuni volontari del palazzo o un incaricato dell’associazione, vanno al Caab (il grande centro agroalimentare alle porte della città) ad acquistare grossi quantitativi di frutta e verdura su ordinazione dei condomini.
“Comprando all’ingrosso, i costi della spesa si riducono fino al 50%”, spiega il presidente di Confabitare Alberto Zanni. “L’idea dell’acquisto in gruppo non è nuova. Ma ora – spiega Zanni- l’abbiamo portata nei condomini. Così non sono più soltanto i giovani a usufruirne, ma anche gli anziani. L’iniziativa è diffusa soprattutto tra le persone dai 60 anni in su e stiamo considerando la possibilità di estendere l’acquisto anche ai prodotti delle aziende locali, a chilometro zero”.
Il progetto ha diversi vantaggi: tra i più importanti, il risparmio sulla spesa e il miglioramento dei rapporti sociali
Vantaggi in comune con un’altra iniziativa di Confabitare: l’introduzione della badante di condominio. “Sono molti gli inquilini anziani che hanno bisogno di assistenza – spiega Zanni – ma alcuni necessitano di una persona solo per poche ore al giorno. In più molte famiglie non possono permettersi i costi di un assistente fisso”. Ecco spiegata l’utilità della badante di condominio: una persona di fiducia presente all’interno del palazzo per l’intero arco della giornata che si divide tra un assistito e l’altro a seconda delle esigenze delle famiglie. Che, da parte loro, pagano una quota in base alle ore effettivamente usufruite. “Alcune pagano soltanto 200 euro al mese a fronte degli oltre mille che spenderebbero per una badante fissa, mantenendo il vantaggio della reperibilità costante”.