Si è suicidato, e il suo corpo ritrovato stamane alle 8 nella sede di viale Aldo Moro, Maurizio Cevenini, il consigliere regionale dell’Emilia Romagna e comunale di Bologna, ex candidato sindaco del Pd e recordman in Italia per celebrazioni dei matrimoni civili. Aveva solo 58 anni. La notizia è stata confermata in lacrime dal presidente del’assemblea, Matteo Richetti. Il corpo é stato trasportato all’interno del palazzo. E dare l’allarme al 118 sarebbe stata una guardia giurata. Nessuno tra i collaboratori e i conoscenti, al momento, è in grado di spiegare il motivo di questo gesto anche perché all’interno del partito non si registravano in questi giorni particolari discussioni tra gli esponenti.
Sulla scrivania di Cevenini, è stata ritrovata una lettera che potrebbe essere stata scritta da lui stesso per motivare il gesto estremo. La Polizia Scientifica, che sta conducendo sul posto le indagini, sta effettuando una perizia calligrafica.
Il consigliere, oltretutto, aveva partecipato regolarmente alla seduta di ieri in aula dell’assemblea legislativa dell’Emilia Romagna. Le sue ultime parole, ”chiedo scusa a mia moglie e mia figlia. Pensate a loro”. Questo l’ultimo messaggio, a quanto si apprende.
“È una notizia sconvolgente, non riesco a crederci”, ha commentato a caldo Pierluigi Bersani.
“La mia corsa si ferma qui anche se non abbandonerò mai la politica perché quando la politica ti entra nelle vene non ti molla mai”, aveva detto Maurizio Cevenini, annunciando dall’ospedale di Villalba nel 2011 il ritiro della sua candidatura a sindaco di Bologna a causa di una ischemia. Il ‘Cev’, come era soprannominato, aveva come suo motto, “il Cev c’è”. Il suo posto fu poi preso da Virginio Merola, attuale primo cittadino, che ha immediatamente abbandonato la sua trasferta a Roma per raggiungere il capoluogo emiliano-romagnolo.
“Una persona buona e gentile, appassionata di relazioni positive e profonde, costruttore garbato di legami personali e istituzionali”. Così la provincia di Bologna commenta la morte di Maurizio Cevenini, che fu presidente del consiglio a Palazzo Malvezzi tra il 2004 e il 2009. “Nelle prossime ore troveremo i modi più appropriati, insieme a Comune e Regione, per rendere omaggio a questa persona così importante e cara a tutti noi e a tutto il territorio bolognese” prosegue la Provincia. “La presidente Beatrice Draghetti, il presidente del consiglio provinciale Stefano Caliandro e la Provincia tutta piangono l’improvvisa scomparsa di Maurizio Cevenini” continua la nota, ricordando che Draghetti e il suo vice Giacomo Venturi appresa la notizia stanno rientrando da Roma dove erano impegnati in un incontro istituzionale. Caliandro, invece, si è immediatamente recato in Viale Aldo Moro, sede della Regione.
“La sua morte è un dramma che mi sconvolge e addolora profondamente. Tutti conoscevamo e apprezzavamo Maurizio al punto che ogni parola su di lui, a parte le sentite condoglianze alla famiglia, sarebbero superflue”. Così Silvana Mura, deputata e segretario regionale dell’Idv in Emilia-Romagna, ricorda Il consigliere regionale dell’Emilia-Romagna e comunale di Bologna scomparso oggi. ”Non è solo Bologna ad aver subito una gravissima perdita, ma l’intera politica italiana, chiosa Mura in una nota, perchè il ‘Cev’ era il miglior esempio di come anche la politica tradizionale potesse riscuotere la fiducia e l’amore dei cittadini ai quali era rivolta”.
“Sono devastato dal dolore. Sono aggredito dai sensi di colpa di chi lo ha visto affaticato, triste come non mai senza saper dire e fare qualcosa”. È quanto scrive su Facebook l’assessore del Comune di Bologna ed esponente del Pd Luca Rizzo Nervo, commentando il suicidio del consigliere. “Sono dentro al dolore egoista di chi ha sempre trovato nel suo sorriso un messaggio che diceva che c’e’ molto altro oltre la politica e attraverso il quale ogni volta me lo ricordava” prosegue Rizzo Nervo. “Uno sguardo che mi ricordava che prima di tutto ci sono le persone, ogni singola persona, e il tuo occuparti di loro comincia dal modo in cui le guardi e le saluti, dall’attenzione che sei disposto a dargli e che talvolta 5 minuti di ascolto valgono più di mille azioni” scrive ancora l’assessore che condivide sul web il “dolore di mille ricordi, piccoli e grandi, bellissimi, emozionanti e dolorosi. Condivisi”. “Ho perso un amico, conclude, un grande amico e non riesco a smettere di piangere”.