Torna libero per decadenza dei termini di custodia cautelare Soter Mulè, l’ingegnere di 43 anni accusato di omicidio colposo per la morte di Paola Caputo, 23 anni, avvenuta nel corso di un gioco erotico il 10 settembre scorso a Roma. Mulè si trovava agli arresti domiciliari. Nei suoi confronti la Procura aveva riformulato il capo di imputazione in omicidio volontario, respinto però dal Gip Marco Mancinetti. Su questa decisione i pm hanno già presentato ricorso al Tribunale del Riesame. Il fatto avvenne nella notte tra il 9 e 10 settembre nei vani caldaia di un palazzo affittato in parte dall’Agenzia delle Entrate e in parte dall’Enav in via di Settebagni, alla periferia di Roma. La giovane rimase soffocata dalle corde usate per una pratica bondage. Le tre persone coinvolte nel gioco – oltre ai due un’altra donna – avevano bevuto e probabilmente fumato droga prima di dedicarsi alle pratiche di sesso estremo.
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