Anche gli insegnanti precari hanno diritto a usufruire della carta docente di 500 euro. Lo ha stabilito la VI sezione della Corte di Giustizia Europea, che nei giorni scorsi ha riconosciuto a tutti i maestri e professori il diritto ad usufruire del beneficio previsto dalla legge 107/2015, la cosiddetta ‘Buona scuola’. Si tratta di 200mila precari che possono richiedere fino a 2.500 euro di bonus di arretrati per gli ultimi cinque anni, per un valore che si aggira intorno al mezzo miliardo per le casse dello Stato.
Carta del docente anche ai precari, la sentenza
La VI sezione della Corte di Giustizia Europea, con ordinanza del 18 maggio 2022, ha riconosciuto a tutti i docenti precari della scuola il diritto ad usufruire del beneficio economico di 500 euro per l’aggiornamento e la formazione del personale docente.
Secondo la Corte di Giustizia europea, la limitazione del bonus solo al personale di ruolo, contrasta con il divieto di discriminazione definito nella clausola quattro dell’accordo europeo sul lavoro a tempo determinato. La decisione riguarda ogni anno 200mila precari che dall’anno scolastico 2016/17 non hanno ricevuto il bonus.
“Si tratta di una sentenza storica – spiega il presidente dell’Anief, Marcello Pacifico – non solo perché completa il delicato percorso di parificazione del personale a tempo determinato e di ruolo ma anche perché ribadisce l’equipollenza e la pari dignità del servizio che fanno i precari, consentendo a tutti loro di recuperare dal ministero dell’Istruzione le somme non versate”
Carta del docente, a chi spetta
La carta del docente è assegnata a:
- docenti di ruolo a tempo indeterminato delle Istituzioni scolastiche statali, sia a tempo pieno che a tempo parziale, compresi i docenti che sono in periodo di formazione e prova;
- docenti dichiarati inidonei per motivi di salute (di cui all’art. 514 del Dlgs.16/04/94, n.297, e successive modificazioni);
- docenti in posizione di comando, distacco, fuori ruolo o altrimenti utilizzati;
- docenti nelle scuole all’estero, delle scuole militari.
Rimangono esclusi dal bonus:
- i supplenti;
- gli assunti dalle graduatorie provinciali per le sostituzioni;
- gli insegnanti in generale con contratto a tempo determinato.
Carta del docente, cosa si può acquistare
La carta può essere utilizzata per l’acquisto di:
- libri e testi, anche in formato digitale, di pubblicazioni e di riviste comunque utili all’aggiornamento professionale;
hardware e software; - iscrizione a corsi per attività di aggiornamento e di qualificazione delle competenze professionali, svolti da enti accreditati presso il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca;
- iscrizione a corsi di laurea, di laurea magistrale, specialistica o a ciclo unico, inerenti al profilo professionale, ovvero a corsi post lauream o a master universitari inerenti al profilo professionale;
- titoli di accesso per rappresentazioni teatrali e cinematografiche;
- titoli per l’ingresso a musei, mostre ed eventi culturali e spettacoli dal vivo;
- iniziative coerenti con le attività individuate nell’ambito del piano triennale dell’offerta formativa delle scuole e del Piano nazionale di formazione, di cui articolo 1, comma 124, della legge n. 107 del 2015 (Buona Scuola).
Grazie a una convezione tra Amazon e il Ministero dell’Istruzione, è possibile convertire il saldo sulla carta docente in un buono Amazon, spendibile sulle categorie di libri (cartacei e digitali), Kindle (E-book ed E-reader), tablet, tablet Fire, computer e un’ampia selezione di prodotti informatici accuratamente selezionati.
Carta del docente, come utilizzarla
Per poter usufruire della carta dello studente è necessario registrarsi con la propria utenza Spid sul portale ufficiale cartadeldocente.istruzione.it e generare un voucher da spendere nei negozi convenzionati e sui siti di e-commerce aderenti. Qui l’elenco delle strutture, degli esercenti e degli enti di formazione fisici e online presso i quali è possibile utilizzare la carta.
Per verificare a quanto ammonta la cifra della propria Carta, il docente deve consultare l’importo sul proprio borsellino elettronico tramite la voce “storico portafoglio”.
Sul sito inoltre è possibile:
- creare uno o più buoni dell’importo desiderato fino a un massimo complessivo del portafoglio;
- vedere i buoni creati e pronti da spendere;
- vedere i buoni già spesi;
- verificare quanto ancora si può spendere.