L’aumento dei prezzi dell’elettricità colpisce ancora le imprese italiane e tutti i cittadini, nessuno escluso. Stiamo affrontando giorno dopo giorno un aumento del 76% dei prezzi delle bollette di luce e gas: da 11,3 miliardi di euro del 2021 si passerà nel 2022 a 19,9 miliardi. Secondo lo studio condotto da energa-luce.it gli impianti che producono elettricità, ridotte di numero a causa della pandemia, non potevano soddisfare l’intera domanda del mercato.
Questo ha causato un aumento dei prezzi, con una media annuale di 125,46 €/MWh e 281,24 €/MWh per il mese di dicembre. Sebbene questi prezzi fossero già molto alti alla fine del 2021, con il 2022 che ha portato tensioni tra Stati Uniti ed Europa e conflitti tra Russia e Ucraina, sono degenerate le conseguenze. La Russia è infatti il principale fornitore di gas naturale in Italia, con circa il 40% del fabbisogno europeo. In questi otto mesi è raddoppiato, passando da 224,50 €/MWh a 484,64 €/MWh ad agosto.
A tutto ciò non è inerme il governo che, con la Legge di Bilancio 2022 introdotta dall’art. 30 del Decreto Rilancio, ha destinato un fondo economico per agevolare la società nel pagamento delle bollette luce e gas. Uno di questi incentivi è il Bonus Sociale Luce e Gas che prevede una riduzione dei costi delle utenze grazie ad uno sconto per gli utenti domestici e non domestici in condizioni non molto vantaggiose.
A rientrare in questa manovra non sono pochi cittadini in quanto sarà destinata a circa 29 milioni di utenze domestiche e 6 milioni di utenze non domestiche (come ad esempio attività artigianali e commerciali).
Quali sono i principali interventi che rientrano nel Bonus?
Il bonus, oltre allo sconto per ridurre le aliquote degli oneri generali di sistema, prevede anche la rateizzazione del pagamento delle bollette e uno sconto sull’Iva per la fornitura di gas naturale.
I principali interventi riguardano la riduzione dell’Iva al 5% sulle bollette luce e gas; la possibilità di rateizzare mensilmente la bolletta in 10 rate; l’annullamento degli oneri di sistema per tutte le utenze in bassa tensione (fino a 16,5 kW) e il totale annullamento degli oneri generali di sistema nel caso del gas naturali;
ARERA ha reso completamente automatico lo sconto in bolletta. Non sarà più necessario fare una richiesta ma basterà compilare la DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica) per richiedere l’ISEE o risultare titolari di reddito/pensione di cittadinanza. Una volta validato l’ISEE bisogna presentarlo e ricevere automaticamente lo sconto in bolletta.
A chi spetta l’incentivo?
Si ha diritto al bonus luce 2022 se vi sono le seguenti condizioni:
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nuclei familiari con ISEE inferiore a 12.000 euro annui o nuclei familiari numerosi e ISEE non superiore a 20.000 euro annui
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utenti con patologie gravi e certificate;
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fruitori di pensione e reddito di cittadinanza
L’importo del Bonus
Non può essere definito con esattezza l’importo del Bonus in quanto la cifra varia periodicamente in base a determinati fattori quali, ad esempio, per il bonus gas viene considerata la zona climatica del punto di fornitura; la categoria d’uso; il numero di componenti della famiglia anagrafica.
Bonus bollette per i lavoratori
Oggi come non mai scegliere le migliori offerte luce è diventato indispensabile per ogni cittadino italiano. Ma non solo, le misure che adotta il Governo per sostenere le famiglie a causa dell’aumento dei prezzi non sono mai abbastanza. L’ultimo tra questi è il Bonus Bollette per i lavoratori dipendenti disposto lo scorso 4 agosto per contrastare il caro energia. Un incentivo che va ad aggiungersi al contributo di 200 euro diretto a tutti i lavoratori e pensionati con reddito sotto i 35mila euro.
Come si ottiene?
Non è necessario fare domanda per ottenere il contributo poiché non spetta al dipendente decidere di approfittare della misura governativa, bensì al datore di lavoro – il quale può scegliere anche a quali dipendenti destinarlo senza che questo importo sia soggetto ad imposizione IRPEF.
Per quanto riguarda l’erogazione di tale contributo è stato confermato che il bonus rientra tra gli altri beni ceduti o servizi prestati come welfare aziendale ai dipendenti. Il bonus bolletta resterà in vigore almeno per tutto il 2022 e, in caso di contributi già erogati nei mesi passati, sia il dipendente che l’azienda possono fare ricorso al beneficio e recuperare le imposte indebitamente versate.
Per rendere più efficace la misura la soglia di esenzione viene elevata a 600 euro, rispetto ai 258,23 euro all’anno.L’aumento del limite non è una vera è propria novità, visto che in piena emergenza Covid la soglia di 258,23 euro era stata portata a 516,46 euro sia per il 2020 che per il 2021 dal Decreto Agosto.
A quanto ammonta?
Il bonus bollette ha un importo diverso in base a cosa decide il datore di lavoro, purché entro il tetto massimo annuale dei 600 euro (a cui sottostanno anche i buoni pasto e pc e auto aziendale). La scelta di spetta all’azienda che decide quanto riconoscere in busta paga per aiutare i dipendenti con le bollette.
Proprio per questo motivo è fondamentale che il datore di lavoro richieda ai dipendenti i documenti giustificativi delle spese energetiche sostenute (fatture). Ciò è necessario per evitare che si tratti di utenze che non rientrano nell’agevolazione (elettricità, gas e acqua). Le stesse utenze potranno essere intestate anche ad un familiare convivente con il lavoratore che ha scelto consapevolmente una tra le migliori offerte luce e gas.