Il cosiddetto Trattamento integrativo, nato come Bonus 80 euro, verrà inglobato dell’assegno per la disoccupazione: ecco la data da segnare sul calendario
Una delle misure simbolo dei due anni e mezzo trascorsi da Matteo Renzi come presidente del Consiglio dei ministri è sicuramente quella che dal 2019 – con apposito decreto approvato dal primo esecutivo di Giuseppe Conte – ha preso il nome di Trattamento integrativo. Per anni (ossia da quando venne ufficialmente introdotto nell’aprile del 2015) tutti lo abbiamo conosciuto e invocato con l’appellativo di Bonus 80 euro, tale era la somma che il governo aveva previsto per tutti gli italiani che non raggiungevano una determinata soglia di reddito lordo annuo.
Oggi il Bonus Renzi è stato aumentato (sempre nell’ambito delle modifiche apportate da Lega e Movimento 5 stelle), arrivando a valere la somma di 100 euro. Viene erogato in busta paga dall’Inps ogni mese (o quasi, dato che non ha una cadenza fissa) a tutti i cittadini che compongono la platea dei beneficiari. I lavoratori che ne hanno diritto sono coloro che traggono il proprio guadagno operando in un regime di lavoro dipendente. Il prerequisito fondamentale per vederselo attribuito sta nel non superare i 28mila euro lordi annui di retribuzione.
Bonus Renzi nella Naspi: ecco la data di ottobre da segnare sul calendario
Tra coloro che lo percepiscono ci sono ovviamente anche i contribuenti disoccupati, che già ricevono dall’Istituto nazionale di previdenza la cosiddetta Naspi, acronimo di Nuova assicurazione sociale per l’impiego, ovvero l’indennità mensile di disoccupazione. È proprio qui che verrà integrata la cifra del Bonus Renzi, che però non è standard per tutti gli aventi diritto ma varia a seconda dei calcoli effettuati dai tecnici, che tengono conto di tutti i dati economici e finanziari del soggetto interessato. In generale, vale comunque la regola che nessuno potrà arrivare a prendere più di 1.200 euro ogni anno.
Perciò chi si sta domandando quali procedure occorra svolgere per rientrare tra chi riceve il Trattamento integrativo deve sapere che non è necessaria nessuna azione specifica. Il valore stabilito dall’Inps viene aggiunto in automatico a quanto già arriva in busta paga a coloro che al momento non risultano titolari di alcun contratto di lavoro. Perciò non occorre spulciare nel dettaglio l’estratto conto o chiedere un appuntamento per un colloquio con gli uffici dell’Inps, ma basterà attendere l’accredito della Naspi, che chiaramente sarà di valore più alto (al netto del calo del 3% previsto per legge ogni trenta giorni dal sesto mese in poi).
Quanto vale il Trattamento integrativo e quando verrà accreditato in busta paga
Un’altra domanda che moltissimi lettori di QuiFinanza si stanno ponendo è quando verrà versato il Bonus Renzi. Il quesito posto dai cittadini si vuole interrogare sul giorno esatto in cui sarà possibile – nel mese di ottobre – vedere la somma prestabilita comparire sul proprio conto corrente. La risposta non è delle più semplici da dare, perché come non esiste alcun automatismo nella determinazione della cifra corrisposta, lo stesso vale anche per il momento di attribuzione.
Per la maggior parte dei beneficiari, la data da segnare sul calendario nel mese di ottobre per verificare il corretto versamento del Trattamento integrativo dovrebbe essere quella di lunedì 17, che corrisponde al primo giorno lavorativo a seguito del terzo fine settimana del mese. Ma, lo ripetiamo, niente dev’essere dato per definitivo o assodato, quindi nessun timore se la cifra non sarà ancora a disposizione al termine di quel giorno.