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Il calcio è così. Giochi, ci provi, arrembi, ma poi vieni punito. È successo in questo posticipo alla Lazio che ha messo alle corde il Genoa sin dai primi minuti ma non è stato cinico e non ha concretizzato la grande mole di lavoro prodotto. Così a dieci minuti dalla fine, una distrazione difensiva ha messo Borriello nelle condizioni di battere Marchetti regalando ai rossoblu un successo insperato. Un colpo importantissimo per gli uomini di De Canio che non hanno brillato più di tanto, hanno pensato prima a non prenderle e, a quanto pare, l’impostazione è stata premiata, visto che al momento giusto è stato colpito l’avversario. Negli ultimi dieci minuti, i capitolini non hanno avuto la lucidità necessaria per assaltare la porta di Frey, gli attacchi sono parsi sconclusionati e affidati alle giocate dei singoli, non aver segnato dopo tanto gioco prodotto ha in un certo senso scaricato i biancocelesti. Partita giudiziosa con un guizzo insperato per il Genoa che in quattro partite ne ha vinte due e perse altrettante, o cade o ruggisce, questo Genoa non conosce una mediazione. Mentre la Lazio di Petkovic, dopo aver impressionato nelle prime tre giornate di campionato e giocato con grande autorevolezza in casa del Tottenham, ha incassato quest’amarezza frenando la sua corsa subendo, di conseguenza, il sorpasso della Juventus vittoriosa con il Chievo e del Napoli che ha strappato un punto a Catania.
Maurizio Longhi
