Peggiora la situazione sulle Borse europee nel finale di seduta, in scia alla caduta di Wall Street, dove la mossa della Fed non è bastata a calmare la paura per gli effetti economici del coronavirus, la cui diffusione non si ferma, e la delusione per il mancato accordo sugli aiuti economici del governo Usa. Mentre a New York gli indici subiscono cali abbondantemente superiori al 4%, Milano cede il 2%, Londra il 4,5%, Parigi il 4,1% e Francoforte il 3,1%.
Apertura in calo per Wall Street. Il Dow Jones perde l’1,86% a 18.857,99 punti, il Nasdaq cede lo 0,52% a 6.841,71 punti mentre lo S&P 500 lascia sul terreno l’1,61% a 2.267,90 punti.
La Fed annuncia una serie di nuove misure a sostegno dell’economia e per facilitare il funzionamento dei mercati finanziari. Fra queste acquisti illimitati di Treasury e altri titoli. ovvero la possibilità di un quantitative easing illimitato.
Il governo americano ha l’opzione di rilevare quote nelle società, anche nelle compagnie aeree, nell’ambito del piano di stimoli all’economia allo studio. Lo afferma il segretario al Tesoro Steven Mnuchin, sottolineando che il governo sta usando tutti gli strumenti a sua disposizione per far fronte all’emergenza ma ha bisogno di ulteriori strumenti il prima possibile. Mnuchin preme così sul Congresso per muoversi rapidamente: “mi auguro che il Senato approvi il piano a breve”.
Petrolio ancora in ribasso con il Brent che accusa il calo maggiore segnando un -5,9% a 25,4 dollari al barile. Il greggio Wti perde l’1,8% a 22,2 dollari.
L’avanzata del coronavirus in tutto il mondo, con i rischi per l’intero sistema economico ha spaventato i mercati di Asia e Pacifico in avvio di settimana
La Borsa di Tokyo termina la prima seduta della settimana in netto rialzo grazie al possibile rinvio delle Olimpiadi da parte del Cio a causa dell’espansione del coronavirus, misura molto meno drastica dell’ipotesi di cancellazione totale dei Giochi emersa in un primo momento, Il Nikkei avanza del 2,02% a quota 16.887,78, e un guadagno di 334 punti.
Le Borse cinesi chiudono la seduta in brusca frenata tra i timori sulla diffusione della pandemia del nuovo coronavirus: l’indice Composite di Shanghai cede il 3,11%, a 2.660,17 punti, mentre quello di Shenzhen perde il 4,26%, a quota 1.631,88.
La Borsa di Seul chiude gli scambi con un nuovo crollo tra i timori sul’avanzata del coronavirus a livello globale e il fallimento del primo voto procedurale al Senato Usa sul pacchetto anti pandemia da 1.600 miliardi di dollari: l’indice Kospi, dopo un stop alle contrattazioni per eccesso di ribasso, brucia 83,69 punti, a 1.482,46, con una perdita del 5,34%. Sul fronte valutario, il dollaro recupera terreno e sale a 1.266,5 won.