Chiusura in netto calo per le borse europee. Le risposte del G20 non sembrano aver soddisfatto i mercati del Vecchio Continente. Ma sul risultato negativo di questo venerdì pesano l’andamento negativo di Wall Street e l’apprensione per il complicarsi della situazione politica ad Atene, dove oggi il governo Papandreou affronterà un voto di fiducia. A indossare la maglia nera è Francoforte, con l’indice Dax che cede il 2,72%. Pesante anche Milano che cede il 2,66% a 15.346,55 punti; Parigi segna -2,25% a mentre Madrid lascia sul terreno l’1,18%. Solo Londra riesce a limitare i danni chiudendo con una perdita risicata al 0,33%.
Sul paniere Ftse Mib si registrano pesanti flessioni per le banche, a cominciare da Unicredit (-6,55%). Male anche Fiat e gli industriali, in rosso lusso ed energia. Tra i pochi titoli in controtendenza Buzzi e Bper. In calo a 2,2 miliardi il controvalore degli scambi.
Ma a preoccupare è lo spread Btp-Bund che dopo una partenza già alta, intorno a quota 430 punti, inizia una corsa inarrestabile. Il differenziale tra titoli di stato italiani e tedeschi a 10 anni ha toccato i 463 punti, stabilendo il nuovo record storico. Il rendimento del Btp decennale vola al 6,42%, segnando anche in questo caso il record dalla nascita dell’euro nel 1999.