Piazza Affari ha inaugurato la settimana in modo davvero positivo. La Borsa di Milano, infatti, ha ignorato l’avvertimento di Moody’s e la smentita del Fondo Monetario Internazionale sulle indiscrezioni circolate nel weekend circa un possibile maxi piano di aiuti all’Italia da 600 miliardi di euro. L’agenzia di valutazione ha avvertito l’Europa: la possibilità di default tra i Paesi del Vecchio Continente non è più insignificante. Per scongiurare questo scenario e il fallimento della moneta unica, i leader europei stanno lavorando per costruire in tempi rapidi nuove regole per rafforzare la governance dell’Eurozona. Un ruolo centrale dovrebbe essere giocato dal Fondo europeo salva-Stati (EFSF). Sul fronte obbligazionario, lo spread Btp-Bund si attesta oltre i 490 punti con il rendimento del bond decennale italiano ancora sopra il 7%. Secondo quanto riportato dalle principali agenzie di stampa, oggi la Bce ha comprato Btp in maniera significativa.In questo quadro a Piazza Affari il Ftse Mib ha guadagnato il 4,60% ,mentre il Ftse All Share è avanzato del 4,31% .
Acquisti sul comparto bancario: Unicredit ha guadagnato l’8,14% ,Intesa SanPaolo il 7,04%, Mediobanca il 5,32% , Monte dei Paschi il 2,27%, Banco Popolare lo 0,80% a 0,815 euro. Molto bene Ubi Banca (+5,77%). In calo gli accantonamenti rispetto all’anno scorso con una stima del broker di 62 punti base rispetto ai 69 del 2010. Nel settore, però, l’attenzione maggiore è rivolta a Siena dove la Fondazione Mps ha confermato le trattative in corso con le banche finanziatrici “volte a ridefinire la struttura delle garanzie prestate sui contratti in essere”, si legge nella nota diffusa dall’ente di Palazzo Sansedoni. La Fondazione senese aveva fatto ricorso all’indebitamento per sottoscrivere l’ultimo aumento di capitale della banca. In controtendenza la Popolare di Milano che ha perso lo 0,15% .
In rialzo anche Eni che ha guadagnato il 3,75% a 15,22 euro. Il Sole 24 Ore ha sottolineato in un articolo il rischio di embargo sulle esportazioni del petrolio iraniano.
Da segnalare anche le buone performance di Stm (+6,46%) e Atlantia (+6,83%). Per quanto riguarda la società dei chip, dal primo dicembre Didier Lamouche guiderà la joint venture St-Ericsson, assumendo la carica di presidente e amministratore delegato. Lamouche, attuale chief operating officer di Stm, prenderà il posto di Gilles Delfassy. Atlantia ha invece perfezionato la cessione del 69,1% di Società Autostrada Tirrenica.. Finmeccanica ha proseguito il suo momento no scivolando sul fondo del paniere principale con un ribasso del 2,67%. Il titolo del colosso pubblico ha sofferto moltissimo durante le ultime sedute di riflesso agli ultimi risvolti dell’inchiesta Enav. Questa settimana dovrebbe tenersi il Consiglio di amministrazione di Finmeccanica che, secondo alcuni analisti, potrebbe sancire il rinnovo dei vertici aziendali.