Rialzano la testa la Borsa di Milano e le altre Borse europee, dopo quello che è stato definito il lunedì nero dei mercati, in cui Piazza Affari è arrivata a perdere oltre l’11%. Oggi i mercati sono rimbalzati con forza, sia in Asia che in Europa, dove Milano mostra un rialzo dell’1,65%, meno pronunciato di quello di Francoforte +2,77%, Parigi, 3,23% e Londra +3,64%.
Migliora marginalmente anche lo Spread che si attesta a quota 217 (-3,5%), con un rendimento del BPT decennale che rientra all’1,30% dai massimi toccati la vigilia ed il Bund tedesco che si attesta si attesta a -0,87%.
Fra i fattori che avevano provocato il panic selling la vigilia le quotazioni del petrolio, che rimbalzano oggi di oltre l’8% con il Brent del Mare del Nord che si porta a 33,91 dollari al barile. Un movimento che non sembra motivato da alcuna schiarita all’orizzonte, giacché l’Arabia Saudita andrà avanti con la sua guerra degli sconti selvaggi ed aumenterà la produzione su un record di 12,3 milioni di barili al giorno, assottigliando anche le riserve.
Si inizia a scommettere su un’azione coordinata delle banche centrali, che potrebbe scattare giovedì in occasione della riunione della BCE, che potrebbe annunciare nuove misure di stimolo sotto forma di un allargamento del piano di Quantitative Easing. I più esperti però sanno anche che il rimbalzo potrebbe non essere duraturo, perché motivato da ricoperture e quindi pronto ad esaurirsi in breve tempo. D’altronde, l’indice VIX della “paura” che misura la volatilità e quindi l’incertezza sui mercati resta su un livello piuttosto elevato, pur rimbalzando del 7,6% a 45,12 punti.