Il ministro delle Riforme e Rapporti con il parlamento Maria Elena Boschi in aula alla Camera durante la discussione della mozione di sfiducia individuale presentata da M5S per la vicenda banche, Roma, 18 dicembre 2015. ANSA/ANGELO CARCONI

Boschi e alleanza con il Pd

Maria Elena Boschi si dice certa sulla tenuta del governo e sicura della posizione di Italia Viva a cui ha aderito sul nascere.  E in un’intervista rilasciata al Corriere della sera si dice certa delle sue convinzioni: ‘Questa legislatura arriverà al 2023.  Certo, dobbiamo lavorare perché ci sia un vero rilancio dell’azione del governo. Altrimenti, una volta messi in sicurezza i conti pubblici, e scongiurato l’aumento dell’Iva, i cittadini si chiederanno cosa resta a fare questo governo’, Italia Viva c’è. Obiettivo principale per il 2020 che l’Italia torni a crescere’.

La Boschi non si sbilancia in merito al fatto che nel prossimo vertice di maggioranza si possa affrontare il tema delle concessioni autostradali: ‘Non so. Noi  non stiamo difendendo Autostrade o giustificando il crollo del ponte, anzi. Per noi chi ha sbagliato deve pagare. Ma fare scelte affrettate e contro ogni principio di diritto. Come si è cercato di fare con la norma del Milleproroghe: è indice di un populismo normativo pericoloso. Le cose vanno fatte bene, altrimenti l’Italia perde credibilità. Dobbiamo evitare di diventare una barzelletta a livello internazionale perché nessuno investe in un Paese in cui si cambiano le regole in corsa. E poi dobbiamo preoccuparci di tutelare i lavoratori di Autostrade e garantire gli investimenti’.

Ma a proposito di credibilità e di cambi delle regola in corso d’opera, il giornalista del quotidiano di via Solferino le chiede: Lei è d’accordo sulla decisione di due ministeri per Scuola e Università? La replica è tutto quello che una risposta a tutto ciò che l’interrogativo implica e comporta. ‘Lo dirà il tempo’, risponde dunque cauta la Boschi. Salvo poi aggiungere una pezza a colori: ‘Speriamo intanto che questa ennesima riforma dell’organizzazione del ministero non faccia perdere altro tempo. Nell’ultimo anno e mezzo ne è stato perso fin troppo. Il professor Manfredi è persona di grande valore, che personalmente stimo molto. E rispetto a Fioramonti, ovviamente, un enorme passo in avanti. Finalmente parleremo di università e ricerca anziché di merendine e crocifissi a scuola’.

Tutto tace, però, sulla neo ministra dell’istruzione, Lucia Azzolina… Così come la Boschi se la cava nelle altre domande tra silenzi e cerchiobbottism. Come quando, alla domanda sulle possibili alleanze con Pd. Che arriva subito dopo aver sviato sui presunti contatti di Iv con i grillini, la Boschi risponde. Un po’ sì, e un po’ no.

Poi, il Corriere chiede: ‘Vi alleerete con il Pd’? La risposta: ‘In alcune regioni sì, come in Emilia-Romagna e in Toscana. Altrove no. A livello nazionale è ancora presto per dirlo: dipenderà da molti fattori, compreso la legge elettorale e il giudizio sul governo. Noi non pensiamo che Conte sia il punto di riferimento dei progressisti, come invece ha detto Zingaretti. Vedremo. Oggi pensiamo a lavorare e a dare risposte ai cittadini’.

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