Napolitano, Monti e Berlusconi. Nel comizio alla Berghem Frecc di Albino, Umberto Bossi spara a zero su presidente della Repubblica, premier e sul suo, almeno per ora, ‘ex alleato’. E fa una previsione “tra poco si andarà a votare”. Sul palco per paralare alla ‘gente del nord’ c’è lo stato maggiore di una Lega che inneggia, ancora una volta, alla secessione. “A Milano – ha tuonato il Senatur – dobbiamo confermare che con le buone o le meno buone Padania sarà, adesso ci siamo rotti le balle”. “E se secessione non si può dire, almeno che la si chiami – indipendenza”. Parole che gli danno l’opportunità di attaccare le celebrazioni dei 150 anni dell’Unita’ d’Italia. “Abbiamo subito anche il Presidente della Repubblica che ci ha riempito di tricolori, sapendo che alla gente del Nord non piacciono i tricolori”. “Tutti i giovani morti” per la patria, ha affermato Bossi, “stavolta sparerebbero dall’altra parte”. E per finire in bellezza offende il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e l’intero meridione. “Mandiamo un saluto al Presidente della Repubblica… Nomen omen”, ha detto il leader della Lega Nord ai militanti, facendo riferimento al cognome del Capo dello Stato e alle sue origini napoletane.
“Non lo sapevo che era un terun”. Affermazioni, queste, che non possono ancora una volta continuare a passare come ‘scherzose’, di un leader politico abituato ad usare un vocabolario ‘colorito’. Sono da censurare, questa volta, senza alcun sconto né politico né giudiziario.
Per Umberto Bosasi, il presidente del consiglio “non capisce niente, non è riuscito a creare un solo posto di lavoro ed era molto meglio mettere un imprenditore che non un professore: anche un cretino capirebbe che se aumenti le tasse la gente ha meno soldi e si produce di meno”. Una situazione che per il leader leghista a breve porterà direttamente alle elezioni. Ma quando meno te lo aspetto, ecco che lo stato maggiore del Carroccio spara parole di fuoco contro Silvio Berlusconi.
E’ l’ex ministro Calderoli ad aprire le danze. Al suo ex presidente del consiglio rigira l’invito che tanti facevano proprio alla Lega fino a un mese e mezzo fa, quando a Palazzo Chigi c’era il Cavaliere. “Dimostri di non essere l’utile idiota che sostiene un governo di sinistra, stacchi la spina al governo e si vada al voto”. E poi Bossi. “Di danni – ha detto il leader della Lega Nord – ne stanno facendo, Monti e il suo fedele alleato Berlusconi: tutto quello che dice la sinistra lo stanno mettendo in pratica”.