Lo Stato di San Paolo, il più ricco e popoloso del Brasile, potrebbe rafforzare ulteriormente le restrizioni per la popolazione a causa dell’aggravarsi della pandemia da coronavirus, che dall’inizio del mese ha portato al decesso di 30 pazienti rimasti in attesa di essere trasferiti nelle unità di terapia intensiva.
Il governatore di San Paolo, Joao Doria, potrebbe decretare oggi stesso il divieto delle messe e la sospensione delle partite di calcio, nonostante si svolgano già senza pubblico.
Oltre alla mancanza di posti negli ospedali pubblici (19 nosocomi statali hanno già raggiunto un tasso di occupazione del 100%), la situazione inizia a complicarsi anche nelle principali cliniche private ;;come l’Ospedale Israelitico Albert Einstein e l’Ospedale Sirio-Libanese, che hanno accolto pazienti da altri Stati.
L’intero Stato di San Paolo è entrato in zona rossa sabato scorso e con l’eventuale irrigidimento delle misure verranno ridotti gli orari di apertura di alcune farmacie e di altre attività essenziali, mentre non è escluso che vengano sospese di nuovo anche le lezioni nelle scuole pubbliche, che avevano da poco riaperto agli studenti, pur con le dovute cautele.