Anche la Camera dei Comuni, dopo quella dei Lord, ha approvato la legge che obbliga la premier Theresa May a chiedere un rinvio della Brexit oltre il 12 aprile, data in cui dovrebbe scattare l’uscita di Londra dall’Ue senza accordi. Lo riferiscono i media britannici.
Inoltre il Parlamento – la regina Elisabetta dovrebbe firmarla nelle prossime ore – ha ora il potere di fare cambiamenti legalmente vincolanti – come quello sulla durata del rinvio – alla richiesta della premier all’Ue, che al momento dovrebbe puntare al 30 giugno.
“Faremo tutto il possibile per evitare una Brexit senza intesa, che sicuramente non ci sarà” venerdì. Così il ministro degli Esteri lussemburghese Jean Asselborn arrivando al Consiglio Ue. A differenza dei suoi omologhi Asselborn esclude la possibilità che al vertice straordinario di domani, i 27 leader non concedano una proroga alla premier britannica Theresa May. In mancanza di un via libera all’estensione, il Regno Unito uscirebbe dall’Unione europea il 12 aprile, quindi venerdì, senza un accordo.
“E’ nell’interesse dell’Olanda evitare una Brexit senza accordo, e se il Regno Unito necessita di più tempo, lo dovremmo concedere”. Così il ministro degli Esteri olandese Stef Blok arrivando al Consiglio Ue. “Il rischio di un’uscita senza intesa” venerdì (scadenza dalla prima proroga concessa dalla Ue) “c’è ancora”, spiega Blok, anticipando che alla discussione al Consiglio si parlerà delle condizioni che saranno chieste a Londra per la concessione della nuova proroga, a partire dalla partecipazione al voto delle Europee di fine maggio. “Ma la cosa più importante è che” Londra “chiarisca la sua soluzione, il suo piano, per evitare una Brexit senza accordo”.