Più sarà “lunga” l’estensione del periodo concesso alla Gran Bretagna per uscire dall’Ue “più saranno strette le condizioni” che verranno poste a Londra, perché non “ostacoli” il funzionamento dell’Unione Europea. A spiegarlo è una fonte diplomatica francese, in vista del Consiglio Europeo di oggi sulla Brexit.
Anche se tra gli Stati membri ci sono diverse sfumature, continua il diplomatico, “nessuno dice che vorrebbe che il funzionamento dell’Ue venisse intralciato” dai britannici. “Quale che sia il calendario”, continua, “dev’essere chiaro” che la permanenza del Regno Unito nell’Ue “non può ostacolare il funzionamento dell’Ue”. “Servono dei chiarimenti politici sulle elezioni europee, il punto ‘cieco’”, che nel Regno Unito “vengono trattate come se fossero una materia secondaria”. Invece, “May ha deciso veramente di partecipare alle elezioni europee? Se sì, allora bisogna discuterne. Non è affatto una materia secondaria o accessoria”.
Sarà anzitutto necessario ascoltare che cosa dirà il primo ministro Theresa May, ma “se i chiarimenti non saranno esaustivi”, allora, conclude la fonte, “sarà necessario” avere un altro Consiglio Europeo prima delle elezioni europee. In ogni caso, il summit “non sarà breve”.