“Non è perché un problema è complicato che diluendolo nel tempo, rinviando di tre mesi senza cambiare nulla, si risolverà”. Lo ha dichiarato la segretaria agli Affari europei francese, Amélie de Montchalin, facendo riferimento a un nuovo rinvio della Brexit. Parlando a Radio Classique, ha aggiunto: “Quando sento i britannici dire ‘dateci tre mesi in più e risolveremo il problema’, è chiaro che sei mesi in più non risolvono il problema, nè tre mesi (…). Devono saperci dire che cosa vogliono”. La legge votata mercoledì dai deputati britannici costringe il premier Boris Johnson a chiedere un rinvio di tre mesi, sino alla fine di gennaio 2010; lui è fermamente contrario.
La Francia continua a prepararsi a una Brexit senz’accordo, ha sottolineato de Montchalin: “Il nostro ruolo è essere pronti a tutte le eventualità perché l’uscita senza accordo il 31 ottobre resta una possibilità molto forte”. Il capo del governo francese, Edouard Philippe, riunirà i ministri lunedì per far il punto sui preparativi, ha spiegato De Montchalin, ricordando che 300mila francesi risiedono a Londra e 150mila britannici vivono in Francia.