Via libera dai capi di Stato e di governo degli Stati Ue all’accordo sulla Brexit e alla dichiarazione politica sulle future relazioni con la Gran Bretagna. La decisione è arrivata durante il vertice straordinario convocato a Bruxelles per “finalizzare e formalizzare” il risultato dei negoziati sulla Brexit. L’accordo di recesso (quasi 600 pagine) è stato definito “una tragedia” dal presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker.
L’annuncio è arrivato via Twitter dal presidente del Consiglio europeo Donald Tusk. “I 27 dell’Ue hanno approvato l’accordo di divorzio e la dichiarazione politica congiunta sulle relazioni future tra Regno Unito e Unione europea”.
L’annuncio di Tusk è arrivato dopo la dichiarazione del presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, che a margine del vertice ha definito l’evento “un giorno triste, non è un momento di gioia, ma una tragedia, perché un grande Paese lascia l’Unione europea. Ma abbiamo trovato un accordo con la Gran Bretagna, che è il migliore possibile”. Juncker ha poi aggiunto “voterò a favore di questo accordo, perché è il migliore possibile per la Gran Bretagna. Credo che il Parlamento britannico ratificherà questo accordo, sul quale l’Unione europea non cambierà la propria posizione”.
I 27 leader Ue hanno adottato il testo di conclusioni del vertice sulla Brexit, in cui si invitano “Commissione, Parlamento europeo e Consiglio, a fare i passi necessari per garantire che l’accordo possa entrare in vigore il 30 marzo 2019, in modo da assicurare un recesso ordinato” del Regno Unito.
In una “lettera alla Nazione” pubblicata in vista del vertice Ue, la premier britannica Theresa May chiede il sostegno del suo popolo al suo accordo con l’Unione europea sulla Brexit, affermando che si tratta di un’intesa che permetterà al Regno Unito un “più luminoso futuro”, come riferisce Bbc News online.
Quando il prossimo anno la Gran Bretagna lascerà l’Unione, scrive la premier, il Paese vivrà “un momento di rinnovamento e riconciliazione” e l’inizio di “un nuovo capitolo nella nostra vita nazionale”. Un momento, continua la premier, che “deve segnare il punto in cui mettiamo da parte per sempre le etichette di ‘uscire’ e ‘rimanere’, e torniamo ad essere di nuovo un solo popolo”.
Ma “per fare questo – sottolinea Theresa May – abbiamo bisogno di andare avanti con la Brexit ora, sostenendo questo accordo”. “Con la Brexit conclusa”, sottolinea inoltre la premier, il governo sarà poi in grado di concentrarsi su questioni come l’economia, il sistema sanitario nazionale e la costruzione di case.