BRITTEN CHIUDE LA STAGIONE ALL’OPERA DI ROMA CON PETER GRIMES

In chiusura di stagione il Teatro dell’Opera di Roma propone PETER GRIMES, opera del 1945 di Benjamin Britten, su libretto di Montagu Slater ispirato al poema “The Borough” di George Crabbe, con la regia di Deborah Warner e la direzione del Maestro Michele Mariotti.

Peter Grimes mancava daL Costanzi da oltre sessant’anni e fa il suo ritorno in una dimensione contemporanea. Deborah Warner porta in scena il presente di una città portuale povera e socialmente svantaggiata, il Borgo è popolato di odio, pregiudizio, pettegolezzi e maldicenze. Un luogo in cui la vocazione alla solitudine di Peter Grimes viene percepita come qualcosa da combattere e da allontanare. Poco è stato lasciato al caso, risulta chiara l’attenzione estrema ai dettagli, l’unico aspetto stridente nella trasposizione contemporanea è forse rappresentato dall’età del ragazzo che lavora per Grimes, al giorno d’oggi, nella civile Europa occidentale, sarebbe impensabile contemplare lo sfruttamento del lavoro minorile.

Il Direttore Musicale del Teatro dell’Opera di Roma, il Maestro Michele Mariotti dirige per la prima volta un’opera di Benjamin Britten. Domina una partitura complessa, irta di difficoltà, lo fa con grande passione e trasporto. Gli interludi sono meravigliosi, seguiti dal pubblico con estrema attenzione. Il mare non si vede mai, ma la musica lo fa sentire in maniera continua, quasi inquietante, è costante lo sciabordio sonoro dell’orchestra.

Britten scrisse questo ruolo per il suo compagno il tenore Peter Pears che oltre ad interpretare per primo il protagonista, collaborò anche alla realizzazione dell’opera, per questa ragione il Peter Grimes rappresenta un unicum nella storia operistica.

Nel difficilissimo ruolo del protagonista Allan Clayton è formidabile. Grimes è un uomo tormentato, incapace di relazionarsi con le altre persone, catalizzato unicamente sul lavoro incessante per “fare soldi”. Credibile ed emozionante la sua interpretazione, curata e per niente muscolare, rispetta totalmente lo stile dell’autore. Nella toccante aria “Not the Great Bear and Pleiades” canta rivolto alla porta del pub, dando le spalle al pubblico con splendida sonorità, il suo monologo finale è sublime e straziante allo stesso tempo.

Ellen, la maestra che dona speranza e affetto al protagonista, l’unica di tutto il Borgo, è interpretata da Sophie Bevan, porta in scena un suono ricco ed uniforme in tutti i registri. La zietta di Catherine Wyn-Rogers ha una timbrica di particolare intensità che ben risulta negli enunciati del registro centrale, voce piena, forte e calda la sua. I duetti femminili delle nipoti, musicalmente ostici, vengono resi al meglio dalle due vocalità di Jennifer France e Natalia Labourdette. Mrs. Sedley è Clare Presland, capace di rendere benissimo il personaggio fastidioso della vecchietta pettegola e ficcanaso.

Il bonario Capitano Balstrode è Simon Keenlyside, Clive Bayley interpreta invece Mr. Swallow, Jacques Imbrailo veste i panni di Ned Keene e John Graham-Hall quelli di Bob Boles, infine James Gilchrist è il Reverendo Adams. A completare il cast i buoni Stephen Richardson, Daniele Massimi, Michela Nardella e Leonardo Trinciarelli.

Il coro del Teatro dell’Opera di Roma diretto dal Maestro Ciro Visco ci ha abituati a prestazioni di altissimo livello, ma in quest’opera si è totalmente superato con la sua potenza grandiosa. Porta in scena un’intera popolazione, una massa giudicante ed è un personaggio essenziale nello svolgimento drammaturgico dell’opera. Grande l’attenzione posta nelle cesellature e bellissime le dinamiche. In forma smagliante l’ottima Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma.

Leonard Bernstein parlava di Britten come di un uomo in contrasto col mondo, e di come ascoltando la sua musica con attenzione ci si potesse rendere conto di quanto in realtà celasse qualcosa di oscuro nonostante l’apparenza positiva e affascinante. Faceva riferimento ad una forte componente di dolore nella sua musica: “Era un uomo in contrasto con il mondo in molti modi e non lo dava a vedere.” *

Peter Grimes è un personaggio giudicato male fin dall’inizio da tutta la comunità in cui vive, Britten ne sospende il giudizio. Alla fine sarà lo spettatore a doversi fare un’idea, a valutare i lati oscuri del protagonista e dell’ambiente che lo circonda, quel Borgo con i suoi abitanti che conducono una vita perfetta ma solo in apparenza, perché basta sollevare un angolo del tappeto per trovare cumuli di polvere in ognuna delle loro vite. E allora chi è il vero colpevole? Chi è il vero carnefice? Dove sono i confini dell’abuso?

È un’opera che entra nella pelle del pubblico, le caratteristiche ossessive dei personaggi e le sonorità contemporanee risultano persistenti, un bagaglio di contrasti emotivi che accompagna lo spettatore a casa e gli permette di condurre un’elaborazione personale soprattutto dopo la fine dello spettacolo.

S|CONFINAMENTI – STAGIONE 2023/2024 DEL TEATRO DELL’OPERA DI ROMA

PETER GRIMES

Musica di Benjamin Britten. Opera in un prologo e tre atti su libretto di Montagu Slater dal poema “The Borough” di George Crabbe

Prima rappresentazione assoluta Sadler’s Wells Theatre, Londra, 7 giugno 1945 – Prima rappresentazione al Teatro Costanzi 2 maggio 1961

DIRETTORE Michele Mariotti – REGIA Deborah Warner

MAESTRO DEL CORO Ciro Visco | SCENE Michael Levine | COSTUMI Luis F. Carvalho | LUCI Peter Mumford | COREOGRAFIA Kim Brandstrup | VIDEO Justin Nardella

Personaggi e interpreti principali: PETER GRIMES – Allan Clayton | ELLEN ORFORD – Sophie Bevan | CAPITAN BALSTRODE – Simon Keenlyside | SWALLOW – Clive Bayley | NED KEENE – Jacques Imbrailo | AUNTIE – Catherine Wyn-Rogers | MRS. SEDLEY – Clare Presland | BOB BOLES – John Graham-Hall | FIRST NIECE – Jennifer France | SECOND NIECE – Natalia Labourdette | REV. HORACE ADAMS – James Gilchrist | HOBSON – Stephen Richardson | A FISHERMAN – Daniele Massimi | FISHER-WOMAN – Michela Nardella | A LAWYER – Leonardo Trinciarelli.

ORCHESTRA E CORO DEL TEATRO DELL’OPERA DI ROMA

Nuovo allestimento Teatro dell’Opera di Roma in coproduzione con Teatro Real di Madrid, Royal Opera House Covent Garden di Londra e Opéra National di Parigi

Ph.@fabrizio.sansoni

Teatro dell’Opera di Roma, Piazza Beniamino Gigli, 1 – 00184 Roma Tel. 064817003 ufficio.biglietteria@operaroma.it; www.operaroma.it.

*Leonard Bernstein – Introduzione al documentario di Tony Palmer “A time there Was”

 

Loredana Margheriti

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